Destinazioni - Comune

Visano

Luogo: Visano (Brescia)
Visano (Isà in dialetto bresciano) è un comune italiano di 2 001 abitanti della provincia di Brescia, in Lombardia. Geografia fisica Il territorio è sostanzialmente pianeggiante, appartenente geologicamente alla bassa padana. È bagnato ad oriente dal fiume Chiese il cui corso segna il confine con il vicino comune di Acquafredda. Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa). Storia La fondazione, a seguito del indagini epigrafiche e toponomastiche, potrebbe risalire ai Galli Cenomani che si stanziarono nei pressi del fiume Chiese. Sono state trovate anche tombe e crocette di epoca barbarica. Fu sede di una pieve, la cui presenza è attestata prima che il Monastero di Leno prendesse possesso di diverse proprietà nella zona. In un documento del 1275 relativo all'elezione vescovile di Berardo Maggi, l'arciprete visanese è nominato al sesto posto, a dimostrazione dell'antichità della pieve che amministrava. Nel 1332 risulta che il paese sia stato raso da Mastino della Scala, mentre sedici anni dopo altre distruzioni furono compiute da Giovanni Visconti. Non viene citato nell'Estimo Visconteo del 1385, mentre nel 1396 un documento del figlio del Visconti, Uberteto, chiedeva al vescovo di Brescia l'investitura del feudo visanese. Nel XV secolo, Visano entrò a far parte del territorio della Repubblica Veneta che lo inquadrò prima nella Quadra di Calvisano, come testimoniano documenti del 1473, poi in quella di Ghedi (1679) Giovanni Da Lezze, nel suo Catastico Bresciano (1610), fornisce poche informazioni sul paese, tra cui quella che la chiesa, dedicata a San Pietro, era officiata da un curato, mentre l'arciprete non vi risiedeva, pur percependo una pensione. Il nobile veneziano sostenne che la causa della scarsità degli abitanti fosse dovuta alla scarsa salubrità della zona. Nel 1689 iniziarono i lavori per la costruzione della nuova parrocchiale dedicata, oltre al patrono plebano Pietro anche a San Paolo. Fu voluta dall'arciprete Giacomo Marchionni. Durante la visita del vescovo Marco Dolfin (1704), l'edificio ecclesiale risulta completato, ma non ancora consacrato. A seguito delle vicende che interessarono il bresciano nel 1797, il comune entrò a far parte della Repubblica Bresciana (marzo) e quindi della Repubblica Cisalpina (novembre). Fu assegnato al cantone del Clisi con legge 1º maggio 1797, mentre nel maggio dell'anno seguente passò al Distretto di Gottolengo e ad ottobre dello stesso anno fu inglobato nel Distretto dei Colli, entrambi facenti parte del Dipartimento del Mella Nel 1801 fu poi incorporato nel Distretto III di Verola Alghisi, sempre del dipartimento del Mella, e in tale situazione si mantenne durante la napoleonica Repubblica Italiana. Con il passaggio al Regno d'Italia, fu ridefinita l'impostazione amministrativa e Visano divenne comune di Terza classe, assegnato al Cantone II di Leno del Distretto III di Verolanuova. Nel 1810, la municipalità fu soppressa e il territorio entrò a far parte del comune di Calvisano. Dopo il Congresso di Vienna e l'assegnazione della provincia bresciana al Regno Lombardo-Veneto, Visano riottenne l'autonomia municipale e fu assegnato, con notificazione 12 febbraio 1816, al Distretto IV di Montechiaro A seguito della Seconda guerra di indipendenza italiana, Visano, con tutta la provincia bresciana entrò a far parte del Regno di Sardegna, dal 1861 Regno d'Italia. Il paese fu inquadrato nel Mandamento II di Montechiaro a sua volta appartenente al Circondario V di Castiglione. Nel 1868, dopo gli eventi della Terza guerra d'indipendenza, il circondario castiglionese fu scorporato e Visano, con tutto il mandamento monteclarense, entrò a far parte del Circondario V di Verolanuova Nel 1893 fu raggiunta dalla ferrovia Brescia-Parma. Monumenti e luoghi d'interesse Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, costruita nel XVII secolo sulla precedente pieve. La pala dell'altare maggiore è stata dipinta dai Paglia, padre e figlio. Chiesa di San Rocco: chiesa di campagna costruita nel Cinquecento. Gli affreschi sono opera dello Scalvini. Il campanile, opera settecentesca, possiede due campane del Maggi. Palazzo Ruggenenti: fu eretto dai marchesi Ippoliti e fu acquistato nel 1709 dai conti Bettoni. Villa Barbera. Fu costruita nel 1870. Si tratta di palazzo campestre a due livelli, più il sottotetto con fronte simmetrica. Possiede un portico a due lati con cinque arcate sorrette da colonne e volte a vela. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Note Bibliografia Attilio Mazza, Il Bresciano - Volume IV. La pianura, Bergamo, Bortolotti, 1986, pp. 318-319. ISBN non esistente. Voci correlate Stazione di Visano Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Visano
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