Destinazioni - Comune

Traversetolo

Luogo: Traversetolo (Parma)
Traversetolo (Travarsèddol in dialetto parmigiano) è un comune di 9 430 abitanti della provincia di Parma. Raggiungere il Comune Traversetolo, ai piedi delle colline parmensi, è raggiungibile da Nord dall'Autostrada A1 Milano-Bologna, uscendo al casello di Parma, quindi attraversando la città e proseguendo sulla SS 513 che, in un percorso di circa 20 km in territorio parmense, conduce a Traversetolo, per poi continuare il proprio tragitto in terra reggiana. Verso Est il confine con la provincia di Reggio Emilia, è delimitato dal corso del torrente Enza. Da questa parte, è possibile raggiungere il territorio di Traversetolo tramite la strada Provinciale Pedemontana che da Albinea attraversa Quattro Castella e successivamente San Polo d'Enza, o dirigendosi, sempre da Reggio, verso Montecchio Emilia, procedendo nuovamente per San Polo e Montechiarugolo. Verso Sud si estende la fascia appenninica. Si può arrivare tramite la provinciale che, da Monchio delle Corti, porta a Tizzano Val Parma e prosegue nel comune di Neviano Arduini, con il quale Traversetolo è confinante. Verso Ovest il comune confina con Lesignano Bagni; percorrendo la pedemontana, parallela alla via Emilia, Traversetolo è raggiungibile dai comuni di Collecchio, Sala Baganza e Felino. Il suo territorio comprende otto frazioni, per la maggior parte in zona collinare: Bannone, Castione de' Baratti, Cazzola (Traversetolo), Guardasone, Mamiano, Sivizzano, Torre, Vignale Storia Traversetolo si adagia dolcemente sulle colline parmensi, delle quali è parte sin dall'epoca celtico-romana. La presenza di nuclei abitativi già in epoca così antica è testimoniata da una pergamena datata 18 marzo 991. Il paese, a quei tempi, era noto soprattutto come centro rurale e, in seconda istanza, per il suo commercio. Da sempre centro attivo e artisticamente prolifico, prese parte alla Guerra tra Guelfi e Ghibellini, passò dalle mani dei Baratti a quelle dei Borromeo, che lo ottennero nel 1446 dai Duchi di Milano. Nel 1558 la distruzione del castello di Guardasone e del borgo, per mano di Ottavio Farnese in guerra contro gli Estensi, sancì la definitiva centralità di Traversetolo. Il paese fu prostrato dalla peste del 1630 e poi investito dalle razzie spagnole. Testimonianza della fede popolare è il tempietto del Divo Rocho, San Rocco, che fu eretto per sconfiggere la peste e alla quale la popolazione è ancora oggi sentitamente affezionata e devota. Durante il governo di Maria Luigia d'Austria furono attivi nel paese alcuni cospiratori finché, nel 1860 la situazione si calmò e, negli ultimi anni del XIX secolo, una tranvia a vapore raggiunse il paese e fu costruito il primo impianto elettrico. Il nome pare derivi da traversa dal latino transversus, ossia obliquo, di traverso. Il significato si riferirebbe perciò alla posizione geografica del luogo (posto di traverso al sole). Taluno sostiene invece che il nome derivi dal fatto che i primi nuclei abitati fossero solo sulle colline circostanti, dove si trovano oggi le frazioni di Cevola e Guardasone, e che l'etimologia del nome vada perciò riferita al verbo attraversare dal latino transducere in quanto per passare da una frazione all'altra si doveva transitare da Traversetolo ovvero attraversarlo, passando da un luogo che ipoteticamente non era ancora abitato né coltivabile siccome acquitrinoso essendo posto a ridosso del letto del torrente nel fondovalle. Traversetolo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Parrocchia di Traversetolo L'edificio originale della Chiesa di Traversetolo, dedicata a San Martino di Tours, citato nei documenti storici, risale al 1005. Esempio tipico di architettura romanica presentava tre navate, con la centrale più alta rispetto alle laterali. La zona del presbiterio, centrale, era rialzata e sul catino absidale si innestava un tozzo campanile, la cui base è ancora visibile e costituisce il fondamento dell'attuale. La facciata era anticipata da un quadriportico o vestibolo. Oltre alla base del campanile, della chiesa originale rimane solo la "lunetta dei leoni", un bassorilievo sistemato nella facciata occidentale della chiesa, a lato dell'ingresso principale. La porta sotto la "lunetta", costituiva l'accesso al Battistero della chiesa, che ora si trova in una cappelletta della navata di sinistra. Nel 1230, la chiesa era già plebana e aveva alle proprie dipendenze le cappelle di Guardasone, S. Maria in Vignale, del Bottone, di Torre, Sivizzano, Cazzola e Rivalta. Un primo restauro si ebbe nel 1434, ma fu nel 1669, ad opera del parroco don Silvestro Canossa, che si ebbero gli interventi più significativi. La struttura dell'edificio cambiò drasticamente, al punto che l'allora vescovo di Parma, Mons. Nerbini, la riconsacrò il 24 gennaio 1673. Dopo il terremoto del 1832, furono opportuni nuovi interventi. Il nuovo campanile fu costruito, in sostituzione di quello romanico nel 1906. La chiesa di oggi è stata costruita nel 1928 su progetto dell'Architetto Alfredo Provinciali, e consacrata il 3 agosto 1939 dal Beato Guido Maria Conforti. Di notevole interesse è la cupola, nella cappella laterale, raffigurante l'Assunzione della Beata Maria Vergine, affrescata da Pier Antonio Bernabei, allievo dei Carracci, nel 1610 Musei Il museo Brozzi Il museo è dedicato a Renato Brozzi, artista poliedrico travesetolese nato nel 1885 e morto nel suo paese natale nel 1963. La sua vasta produzione artistica è suddivisa tra collezioni private e musei (importanti suoi pezzi sono conservati al Vittoriale di Gardone Riviera, già dimora di Gabriele D'annunzio), una buona parte degli schizzi, dei bozzetti, dei disegni dell'artista sono sparsi anche in dimore private all'interno del territorio comunale. Nel museo locale, è esposta la corrispondenza tra Gabriele D'Annunzio e Brozzi negli anni dal 1920 fino alla morte del Vate, avvenuta nel 1936. Conosciuta l'opera di Brozzi, nel 1919 il sommo poeta lo volle incontrare e da quella data, oltre a un rapporto di continue commissioni di lavoro, tra i due artisti nacque un'amicizia che durò negli anni. Le lettere autografe di d'Annunzio conservate nel museo Brozzi (circa un centinaio) sono accompagnate dagli oggetti di cui si fa menzione nella missiva stessa. Oltre alla parte del museo dedicata ai rapporti con d'Annunzio che certamente è ricca e ha stimolato Renato Brozzi a una produzione di oggetti insoliti e artisticamente molto validi, il museo ospita l'intero patrimonio di opere che l'artista ha voluto lasciare al paese stesso, come riconoscenza nei confronti del proprio paese di nascita. Nelle sale del museo si trovano opere di pittura, di scultura, prodotti nelle varie tecniche artistiche, inoltre è conservata la biblioteca dell'artista che raccoglie edizione d'arte dell'inizio del secolo oltre a libri di narrativa. Il patrimonio museale, aperto nel 1990 con la contestuale inventariazione di tutte le opere esposte, offre al visitatore una collezione piacevole e ricca, che va da lavori di oreficeria, alla scultura alla pittura (per lo più bozzetti), alle fusioni in rame e bronzo. Personaggi illustri A Traversetolo sono legati nomi illustri: Azzo da Correggio, che governò il territorio a metà del Trecento; Fanfulla da Guardasone, eroe dazegliano che, con Riccio da Parma, rappresentò Traversetolo alla Disfida di Barletta; Camillo Rondani, naturalista e padre del letterato Alberto; Enrico Puntoli, amico di Mazzini e Garibaldi, sindaco di Traversetolo nel 1860, poi deputato del collegio al Parlamento dell'Italia unificata; Don Severino Frati, pedagogo e rettore di vari istituti scolastici di Parma; Giuseppe Mezzadroli, collaboratore di Guglielmo Marconi; Renata Tebaldi, cantante lirica, gli artisti Renato Brozzi e Pietro Carnerini; il pittore Proferio Grossi; Micol Fontana e le Sorelle Fontana, stiliste; Rodolfo Fantini, professore e scrittore. Rientrano in questa categoria Umberto Notari e Armando Prada, tra i fondatori della locale Assistenza Pubblica Croce Azzurra. Quest'ultimo è stato anche tra i soccorritori ai superstiti del disastroso terremoto che distrusse il Friuli, nel 1976, distintosi in ogni settore del volontariato. A partire dal primo anniversario della sua scomparsa, avvenuta nel 2006, è stato istituito un premio regionale a suo nome, conferito ogni anno ad una Associazione di Volontariato, ad un volontario e ad un progetto nell'ambito del sociale, che durante l'anno si siano distinti per meriti particolari. Va ricordato inoltre il grande attore teatrale Reginaldo Maggiali detto Rino, le sue novelle del borgo onorato e le sue opere nella vita di tutti i giorni lo rendono un capolavoro vivente. Mercati, fiere e manifestazioni Ogni domenica mattina si tiene lo storico Mercato: il più grande dell'Emilia-Romagna. Fiera di maggio: ultima domenica del mese. Fiera di settembre: seconda domenica del mese. Santo Patrono: San Martino di Tours: la domenica più prossima all'11 novembre. Curiosità Lo storico marchio svizzero di orologi Eberhard&Co ha dedicato una propria linea di orologi a Traversetolo, in memoria di Florindo Rossi, orologiaio ucciso nel 1991 nel corso di una rapina e molto legato al marchio di orologi. Gemellaggi Traversetolo è gemellato con: Oraison (Francia) Majano (Italia) Note ^ Comune di Traversetolo - Statuto. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Guglielmo Capacchi, Dizionario Italiano-Parmigiano. Tomo II M-Z, Artegrafica Silva, pp. 895ss. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Collezioni Ebehard&Co sul sito ufficiale Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Traversetolo Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Traversetolo Collegamenti esterni [1] [2] Mappa del Comune [3] Ulteriore sito su Traversetolo Parrocchia di Traversetolo: http://www.parrocchie.it/traversetolo/s.martino/ Corale Liturgica "Cantico Nuovo": http://www.canticonuovo.it/
Immagine descrittiva - c
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