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Sant'Angelo a Scala

Luogo: Sant'Angelo a Scala (Avellino)
Sant'Angelo a Scala è un comune italiano di 736 abitanti della provincia di Avellino in Campania. Posizione ed economia Nel Parco del Partenio, a 560 metri s.l.m. ed adagiato alle pendici del Monte Vallatrone (1.513 metri), è un tranquillo borgo irpino immerso in un ambiente verde ed incontaminato. La vegetazione, caratterizzata principalmente da castagneti e noccioleti, raggiunge i confini del paese la cui economia è prettamente agricola. La produzione locale è rappresentata da olive, vino - Fiano ed Aglianico - castagne, nocciole e cereali. Sebbene prossimo al capoluogo (a 12 chilometri da Avellino), la natura del territorio ha consentito la conservazione di un paesaggio incontaminato dalla cui esplorazione si può trarre il duplice piacere del contatto con la natura e delle viste panoramiche che si aprono, quasi all'improvviso, sulla valle sottostante. La storia Sant’Angelo a Scala ha origini antichissime come dimostra la presenza, sul territorio, di Grotte paleolitiche. Notizie relative al primo centro abitato di Sant'Angelo a Scala risalgono alla città tardo-romana Asculam, rinvenuta in località Malfetana. In merito alla questione etimologica, l'Angelo cui si riferisce la prima parte del nome evoca, senza dubbio, San Michele Arcangelo il cui culto fu diffuso dai Longobardi che eressero una piccola chiesa, citata in un documento del 402, dedicata al Santo. Quanto allo specificazione "a Scala" ("ad scalas", nei documenti d'epoca medievale) potrebbe rappresentare un riferimento generico alla configurazione delle montagne che circondano il borgo ovvero alla ripida stradina (quasi una scala, appunto) che, in passato, collegava il borgo ad un antico edificio religioso situato più a monte. Con i Normanni, Sant’Angelo venne costituito in feudo. A quest'epoca risale la costruzione di un castello e di un abitato fortificato, di dimensioni limitate rispetto ai circostanti insediamenti del territorio del Partenio. Papa Paolo IV Tale pontefice è ricordato, soprattutto, per il suo carattere rigido ed intransigente che lo condusse ad insuccessi sia sul piano della politica estera che sul piano della Riforma. In particolare, Paolo IV tentò in ogni modo di estirpare l’eresia attraverso la moralizzazione dei costumi e il rafforzamento del Tribunale dell’Inquisizione. Nella stessa ottica, promosse la pubblicazione dell’"Index Librorum Prohibitorum", un catalogo di opere considerate pericolose per la Chiesa e promulgò la Bolla “Cum Nimis Absurdum” con la quale emarginava gli Ebrei nei ghetti che vennero istituiti a Roma ed in numerose città. Alla sua morte il popolo, in segno di protesta, incendiò l’Inquisizione e distrusse la statua del pontefice gettandola nel fiume Tevere impedendone, così, i solenni funerali. Pietro Auletta Altro illustre personaggio nato a Sant’Angelo a Scala è il compositore e musicista Pietro Auletta, nato nel 1698 circa e morto a Napoli nel settembre 1771. Sin da giovane studiò musica al Conservatorio S.Onofrio di Napoli e diventò maestro di cappella presso la Chiesa S.Maria La Nova. Si dedicò soprattutto ad opere comiche sebbene nella sua produzione si ritrovano anche opere sacre e sinfonie. Esordì nel 1725 con “Il trionfo dell’amore” ovvero “Le nozze tra amici”. Tra le sue opere di ricordano "La Carlotta", la commedia "Orazio" rappresentata numerose volte, anche all'estero, e la sua prima opera seria "Ezio". "La locandiera" fu l'unica opera comica mai rappresentata al Teatro San Carlo di Napoli realizzata, nel 1738, per i festeggiamenti delle nozze del re Carlo con la principessa Maria Amalia di Sassonia. Nel 2009 il lavoro, dopo duecentocinquanta anni, è stato riportato sulle scene grazie alla rivisitazione realizzata dal Conservatorio "D.Cimarosa" di Avellino che ha riproposto, in chiave moderna, lo splendore della musica napoletana del Settecento. Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Altre informazioni amministrative Il comune fa parte della Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Voci correlate Comunità montana del Partenio
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