Luogo - Edificio storico

Villa Torlonia

Luogo: via Nomentana, 70, Roma

Villa Torlonia si affaccia su Via Nomentana. Dal XVII al XVIII secolo il nucleo originale è di proprietà della famiglia Pamphilj, che la utilizza come tenuta agricola, uso che manterrà anche dopo il passaggio ai Colonna (1760). La costruzione della Villa vera e propria risale al 1806, per volontà del banchiere Giovanni Raimondo Torlonia, su progetto di Giuseppe Valadier: i due edifici preesistenti diverranno il Palazzo e il Casino dei Principi (attuale "Casino Nobile", in stile neoclassico con colonne, portici e decorazioni in stile pompeiano) riccamente abbelliti con sculture e opere d'arte classica; il Parco si arricchisce di viali. I lavori proseguono sotto i successori di Giovanni, con l'aggiunta del "Tempio di Saturno" (imitazione del Tempio di Esculapio di Villa Borghese), dei "Falsi Ruderi" (muraglione in mattoni suddiviso in nicchie) e della "Tribuna con Fontana". Nella zona sud trovano spazio laghetti e ulteriori edifici in stile neoclassico: la "Capanna Svizzera", la "Serra", la "Torre", la "Grotta Moresca" e il "Campo da Tornei", oltre agli obleischi in memoria dei genitori. In un secondo momento, la "Capanna Svizzera" verrà trasformata nell'attuale "Casina delle Civette" (pianta a "L" e stile villaggio medievale, con vetrate decorate a civette, torri e interni decorati ricchi di opere) con l'aggiunta di un nuovo muro di cinta, del "Villino Medievale" e del "Villino Rosso". Nel 1919, nei sotterranei della Villa, viene scoperto anche un cimitero ebraico. Negli anni venti, la residenza è concessa in uso a Benito Mussolini, che costruisce un rifugio antiaereo. Nel dopoguerra, la Villa viene abbandonata fino al 1978, quando l'acquista il Comune di Roma, trasformandola in parco pubblico. 

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