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La Roma di Suburra: tra santi, sampietrini e monumenti

Scritto da Redazione , 24/10/17

È una delle serie più discusse: Suburra, la prima serie italiana prodotta da Netflix, che parla delle vicissitudini della politica e della vita della Capitale, sospesa nel mondo di mezzo che vede coinvolti politici, clero e criminalità, in una inestricabile zona grigia che non sembra mai avere fine.

San Pietro e il Campidoglio, il potere di Suburra

Se già guardando la serie avete riconosciuto alcuni posti, noi di ViaggiArt vogliamo proporvi un itinerario alla ricerca dei luoghi della serie tv, dei personaggi che la animano e dei monumenti che ne fanno da sfondo.

Si inizia da uno dei simboli di Roma e di tutta la romanità: il Cupolone della Basilica di San Pietro. Evocato nelle immagini e nelle sigle, è il punto di partenza e di snodo degli interessi di Roma, in rappresentanza di un potere che da anni esercita un’enorme influenza in tutto il mondo.

L’altro grande monumento di Roma, invece, è il grande assente: il Colosseo non è presente in maniera principale in nessuna delle scene: abbiamo dovuto cercare a fondo, nei fotogrammi, ma alla fine ci siamo riusciti. L’Anfiteatro Flavio appare in tutto il suo splendore solo attraverso il finestrino di un mezzo pubblico, il bus che Amedeo Cinaglia prende per andare al lavoro ogni mattina.

Proprio Amedeo Cinaglia è uno dei personaggi principali di questa serie: politico idealista, si lascia travolgere dalle opportunità e dal malaffare romano, rappresentato dal boss Samurai, fino a diventare alla fine della serie il suo braccio destro. Epica la scena in cui si affacciano dal Campidoglio e decidono di diventare soci in (mal)affari.

I cattivi di Suburra e le periferie di Roma

Eppure, niente è interessante come i cattivi di Suburra, quelli che in gergo televisivo sono definiti i villain. Da una parte c’è Aureliano Adami, rampollo di una delle famiglie più potenti di Ostia: e se nella serie mancano gli scavi e i monumenti degli affacci marini di Roma, ci sono hotel e ristoranti da poter prenotare a profusione, in cui si susseguono gli incontri e gli affari. Il buon Aureliano viaggia da una parte all’altra di Roma alla velocità della luce (tanto che gli stessi autori di Netflix, solleticati dalle polemiche, hanno sottolineato le differenze tra noi e Adami alla guida), si fa molti nemici ma anche tanti amici (di cui uno a quattro zampe).

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Uno di questi amici è Spadino esponente di un clan rivale, quello degli Anacleti, affettuosamente chiamati “zingari de merda”: la famiglia di Manfredi Anacleti vuole espandersi all’EUR e piuttosto che vedere come prenotare hotel e ristoranti per lavoro, vediamo in questa serie come funziona lo spaccio nelle zone periferiche di Roma. Spadino non vuole interessarsi agli affari di famiglia, ma ha una passione: il ballo. Se volete vederlo in azione, vi basta andare in una delle sue discoteche o vedere il filmino in uno dei giorni più belli (?) della sua vita.

Completa il quadro Gabriele, figlio di un poliziotto dalla vita tutt’altro che ligia alla legge: spaccia nelle feste di Fregene e nei festini romani, organizza orge luculliane e frequenta i palazzi buoni. Come si trovi da quei palazzi agli incontri con gli altri due cattivi alla Cittadella dello Sport abbandonata di Tor Vergata, ve lo lasciamo scoprire.

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A fare da sfondo, cattivo tra i cattivi, il super boss Samurai, che tutto controlla e tutto vede nelle notti romane. Bellissimi i suoi viaggi notturni in scooter per le strade di Roma, dal Lungo Tevere a Ponte Milvio, passando per i palazzi degli uffici ed i bar meno frequentati. D’altronde lui è l’uomo che conosce meglio di tutti Roma e che, dovunque voi siate, è lì a guardarvi.

Insomma, una storia di criminalità che ospita sullo sfondo le bellezze di Roma. E se quando prenotate un weekend romantico a Roma non saprete cosa fare, se al momento di prenotare un hotel a Roma con i vostri amici o se cercate un ristorante per fare baldoria trovate degli eventi interessanti nelle nostre schede, noi saremo lieti di avervi aiutato. Oppure, se proprio volete festeggiare con sobrietà e vivere alla grande, questa guida al godersi la vita di Manfredi Anacleti può sempre tornarvi utile.  

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