Il Museo di Scienze e Tecnologie Agrarie è stato organizzato tra il 1992 e il 1996, utilizzando i reperti, databili tutti tra la fine dell’800 e la prima metà di questo secolo, che è stato possibile recuperare dalle rovine del glorioso Gabinetto di Agraria, dote dell’Istituto. L’opera di recupero ha coinvolto, sotto la direzione del Prof. A. Casabona, gli allievi, che sperimentando con sempre crescente interesse il “gioco” del “disseppellimento”, del “recupero” e del “restauro conservativo”, hanno ridato dignità ad una testimonianza storica destinata al degrado e restituito questo patrimonio alla collettività scolastica e cittadina. Il materiale “restaurato”, ha un notevole interesse storico-culturale e costituisce testimonianza della evoluzione delle tecnologie agrarie. Si tratta infatti di: modellini didattici (alcuni premiati alla mostra mondiale di Melbourne del 1880); macchine operatrici ed industriali; collezioni di semi e frutti; diverse essenze legnose in tronchi sezionati; erbari, antichi testi di agricoltura e cartografie illustrative; cassette entomologiche e didattico-illustrative di alcuni processi produttivi agricoli ed industriali; antichi plastici didattici di sistemazione di terreni di collina, di montagna e di pianura, di piantate erboree con differenti forme di allevamento.