Destinazioni - Comune

Lavagna

Luogo: Lavagna (Genova)

Lavagna (Lavàgna in ligure) è un comune di 12.510 abitanti della provincia di Genova in Liguria. È il quinto comune della provincia per numero di abitanti. Geografia fisica La cittadina si sviluppa nella piana alluvionale sinistra del fiume Entella lungo la costa della Riviera ligure di levante nel Tigullio orientale. Distante circa 40 km ad est di Genova, l'odierno abitato si sviluppa, oltre allo storico insediamento medievale, lungo il suo entroterra chiuso a monte da una serie di colline coltivate prevalentemente ad uliveti. Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle quattro frazioni di Barassi, Cavi di Lavagna, Santa Giulia di Centaura e Sorlana per un totale di 13,88 km2. Confina a nord con i comuni di Cogorno e Ne, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Chiavari e ad est con Ne e Sestri Levante, da cui è divisa dalle gallerie di Sant'Anna. Clima Storia Il borgo, come molti altri comuni liguri, si è sviluppato in epoca romana con il nome latino di Lavania. Il nome è rimasto nei secoli inalterato fino a trasformarsi nei secoli successivi nell'attuale toponimo di Lavagna. Secondo fonti storiche locali fu inizialmente in epoca longobarda affidata ai monaci dell'abate irlandese san Colombano che sotto la direzione dell'abbazia di San Colombano di Bobbio la svilupperanno. Contea dei Carolingi e soggetta successivamente ai vescovi di Genova, fu roccaforte feudale del nascente ramo nobiliare della famiglia dei Fieschi creando fino al 1198 una sorta di indipendenza giurisdizionale e politica da Genova. Questa famiglia porterà, con il suo dominio geografico e politico, nel futuro alto l'onore della città costruendo un vero e proprio impero nobiliare. Durante il Medioevo tanti sono stati gli scontri politici per il dominio nel levante ligure e sicuramente i più forti antagonisti della famiglia si rivelarono i Doria, signori della repubblica genovese. Quando il borgo si eresse in comune autonomo, intorno al XII secolo, i signori fliscani continuarono - nei limiti - a svolgere il compito amministrativo e politico della cittadina. Nel XIV secolo, con l'assorbimento dei Fieschi nella più alta nobiltà genovese, si avviò un progressivo dimensionamento dei domini lavagnesi a cui seguì, da questo secolo, la sottomissione politica e giurisdizionale della vicina Chiavari, quest'ultima fedele alleata della repubblica marinara. Nel 1564 fu saccheggiata dall'ammiraglio-pirata turco Dragut subendo devastazioni come in altri comuni vicini già colpiti dal saraceno negli anni prima. Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Lavagna rientrò nel II cantone, come capoluogo, della Giurisdizione dell'Entella e dal 1803 centro principale del I cantone dell'Entella nella Giurisdizione dell'Entella. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VIII mandamento di Lavagna del Circondario di Chiavari della provincia di Genova. Con regio decreto del 12 maggio 1889 fu elevata al titolo di Città. Simboli Lo stemma è stato concesso con il Reale decreto datato al 23 febbraio del 1890. Il gonfalone cittadino è stato insignito dalla Presidenza della Repubblica della medaglia d'argento al merito civile il 5 giugno 2012. Onorificenze Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Basilica collegiata di Santo Stefano nel capoluogo. Sede pievana dal X secolo e collegiata dal 1610, l'odierna chiesa fu ricostruita intorno al 1653 sotto la direzione dell'architetto ticinese Giovanni Battista Ghiso. I due campanili laterali della facciata furono completati nel 1657. Alle spalle della chiesa è ubicato il monumentale cimitero che, per le sue sculture funebri, è considerato uno dei più pregevoli e importanti del territorio. Santuario di Nostra Signora del Carmine nel capoluogo. L'attuale edificio fu costruito tra il 1617 e il 1631 ad opera dei Carmelitani scalzi. Riaperta al culto religioso nel 1806, dopo la soppressione e allontanamento dell'ordine religioso per i noti decreti napoleonici, subì notevoli interventi di restauro e rifacimento nel 1835. L'annesso convento, oggi di proprietà comunale, è la sede della biblioteca civica "Giovanni Serbandini Bini". Santuario di Nostra Signora del Ponte nel capoluogo. Deve il suo nome al fatto di essere stata costruita ai piedi di un antico ponte in legno (trasformato in pietra per opera di Ugo Fieschi) che attraversa l'Entella. La sua storia e quella del ponte procedono di pari passo per molto tempo. Inizialmente i Fieschi fecero collocare sul ponte un altare con l'effigie di Sant'Erasmo; successivamente fecero edificare una cappella e fecero sostituire l'immagine di sant'Erasmo con un quadretto raffigurante la Madonna. Su quella costruzione, più volte rimaneggiata, fu riedificata e consacrata nel 1492 l'attuale chiesa, ad una sola navata. Sul prospetto è visibile un grande affresco della Madonna della Misericordia; l'opera di Lorenzo Fasolo è stata recentemente restaurata. Il campanile, in stile simil gotico, raggiunge i 40 metri di altezza. La chiesa fu particolarmente cara alla famiglia Savoia; la regina Margherita la visitò personalmente e l'evento è ricordato in un affresco sopra la porta d'ingresso. Chiesa parrocchiale di Santa Maria Madre della Chiesa nel capoluogo. Edificata nel 1974 e dedicata l'8 settembre del 1977, fu smembrata dalla parrocchia di Santo Stefano nel 1967 e creata parrocchia autonoma il 22 agosto del 1968. All'interno sono conservati una statua in legno policroma della Madonna, datata alla fine del XVIII secolo e restaurata nel 1980, un crocifisso in legno di noce ed una Via Crucis dello scultore lavagnese Francesco Dallorso. Oratorio della Santissima Trinità nel capoluogo. Situato in prossimità del centro storico lavagnese e risalente al XV secolo, l'oratorio fu nei secoli sede della locale confraternita della Santissima Trinità operante nell'assistenza ai poveri, al riscatto degli schiavi e alle funzioni liturgiche dei defunti; ancora oggi sono conservati gli scranni lungo le pareti dove si sedevano i confratelli durante le riunioni. All'interno sono custoditi una decina di cristi processionali, tra cui uno dello scultore Anton Maria Maragliano, diversi dipinti del pittore Luca Cambiaso e un organo del XVIII secolo. Chiesa parrocchiale di San Pietro nella frazione di Barassi. In origine dedicata a san Eufemiano, così come attesta una bolla pontificia di papa Innocenzo VIII, la comunità parrocchiale fu assegnata ai Padri Olivetani di Quarto dei Mille, i quali, nel 1660, costruirono l'odierno edificio parrocchiale. Chiesa di Gesù Risorto nella località di Arenelle, nella frazione di Cavi di Lavagna. Chiesa parrocchiale della Santissima Concezione nella frazione di Cavi di Lavagna. Costruita nel 1757 e decorata da marmi lavorati, fu anticamente succursale della vicina parrocchia di Santa Giulia di Centaura. Sarà nel 1797 che verrà resa indipendente dall'arcivescovo di Genova monsignor Giovanni Lercari. Chiesetta di San Eufemiano nella località di Cerreto. Antica parrocchiale della località, succursale della parrocchiale di Barassi, è citata in alcuni documenti storici del XIII secolo e fu eremo dei monaci Benedettini Olivetani. Caduta successivamente in disuso, fu rimaneggiata nel 1987. La piccola chiesa, posta a 250 metri s.l.m., è raggiungibile a piedi attraverso un apposito sentiero. Chiesa parrocchiale di Santa Giulia di Centaura nella frazione omonima. La parrocchiale, secondo alcune fonti, conserva le reliquie di santa Giulia portate nel 1724. Chiesa di Santa Maria Assunta nella frazione di Sorlana. Fu inizialmente sottoposta ai territori diocesani della diocesi di Brugnato e in seguito aggregata alla comunità parrocchiale di Santa Giulia. Nel 1909 acquisì una propria autonomia e fu creata rettoria con decreto vescovile di monsignor Fortunato Vinelli della diocesi di Chiavari datato al 31 agosto. Architetture civili Palazzo Franzoni. Il palazzo, eretto nel 1696 e oggi sede del municipio, è considerato uno dei più importanti e celebri nel panorama lavagnese e subì nei secoli differenti usi. Originariamente appartenente ai marchesi Franzoni, da cui deriverebbe la denominazione, fu dapprima occupato nel periodo francese di Napoleone Bonaparte dalle truppe d'oltralpe (1797) e in seguito convertito ad uso ospedaliero per le violente epidemie. Successivamente abbandonato, fu acquistato da un locale contadino emigrato in Argentina - Lazzaro Repetto - e dal 1907 adibito per la ricezione alberghiera. Nel 1931, grazie ad una sottoscrizione della popolazione, fu acquistato dal Comune di Lavagna divenendo così sede attuale della municipalità lavagnese. Palazzo Ravenna. Già convento dei frati Carmelitani fu, dopo alcuni lavori di modifica alla struttura, sede originaria del municipio. Dopo il trasferimento di quest'ultimo nel 1931 nell'attuale palazzo Franzoni, è sede odierna della Biblioteca Civica "Giovanni Serbandini" trasferita nei locali del palazzo dal 1994. All'interno dell'edificio vi si svolgono durante l'anno manifestazioni e mostre culturali. Villa Spinola-Grimaldi. Edificata nel 1604 e di proprietà comunale, fu una delle più celebri dimore estive di famiglie nobili genovesi; secondo alcune fonti storiche qui soggiornò, in fuga da Napoli, il principe Francesco II delle Due Sicilie assieme alla moglie Maria Sofia di Baviera. Attualmente è sede del centro di neuroscienze dell'Università degli Studi di Genova. Ponte della Maddalena. Conosciuto nel medioevo come "ponte de mari" e facente parte della storica via Aurelia, fu in origine costruito in legno per congiungere le due sponde del fiume Entella tra le cittadelle di Lavagna e Chiavari. Completamente rifatto in pietra con tredici arcate nel 1210, da Ugo Fieschi, la famiglia fliscana ne mantenne il diritto di pedaggio fino alla metà del Quattrocento quando lo cedettero alla confraternita dei disciplinanti di San Francesco di Chiavari. Nel 2010, in occasione degli 800 anni di storia del ponte, lavori di recupero alla struttura (rifacimento e nuova illuminazione a led) ne hanno permesso la totale rivisitazione dell'antico attraversamento. Porticato Bignardello, nella zona sottostante la basilica di Santo Stefano, realizzato nel 1897 dal concittadino Nicola Bignardello per congiungere, senza passare dall'ampia scalinata della chiesa, la piazza al monumentale cimitero cittadino. Cimitero urbano monumentale di Lavagna, ubicato alle spalle della basilica di Santo Stefano. Per le sue statue, sculture, busti e tombe monumentali è considerato il secondo per importanza strutturale-artistica dopo il cimitero monumentale di Staglieno a Genova. Porta di Ponente o di Rezza, nei pressi del santuario di Nostra Signora del Carmine, l'unica superstite e antica porta d'accesso fra la cittadella medievale lavagnese e la località Madonna del Ponte. Architetture militari Torre del Borgo. Secondo alcune fonti la sua edificazione, forse ad opera della famiglia nobiliare dei Fieschi, è risalente al XVI secolo come torre di avvistamento o di difesa. Dopo vari secoli in servizio per il borgo, dove fu persino adibita ad abitazione con cappella gentilizia, è ora sede della "Galleria artistica dell'ardesia" e della "Collezione Alloiso". Qui si possono ammirare, oltre a oggetti in ardesia, ricche opere in ceramica e reperti archeologici provenienti da ogni parte del Tigullio. Nel sottostante giardino alla genovese vengono inoltre organizzate mostre culturali e concerti musicali. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti a Lavagna sono 628, pari al 5,02% della popolazione comunale. Istituzioni, enti e associazioni L'ospedale di Lavagna rappresenta il presidio più importante dell'ASL 4 "Chiavarese" e della provincia dopo i poli ospedalieri di Genova. Contiene le specialità e reparti di: anestesiologia e rianimazione, aritmologia, cardiologia, centro trasfusionale, chirurgia, emodinamica, gastroenterologia ed endoscopia digestiva d'urgenza, laboratorio analisi, medicina d'urgenza, neurologia, ostetricia e ginecologia, pediatria e neonatologia, psichiatria, radiologia, riabilitazione infantile, traumatologia. Il polo di Lavagna è altresì sede di DEA di I livello (pronto soccorso) e della centrale operativa locale del servizio 118 ("118-Tigullio Soccorso"). L'ospedale è comprensivo di 195 posti letto, più altri 10 per il day hospital. Un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATP garantisce quotidiani collegamenti bus con la struttura ospedaliera, oltreché da Lavagna (scambio autobus presso la semi centrale piazza Cordeviola), anche dai vicini centri di Chiavari, Sestri Levante, località dell'entroterra chiavarese e, con dieci corse giornaliere, pure con il comune di Rapallo e Tigullio occidentale. Qualità della vita Il comune di Lavagna ha conseguito nell'agosto del 2012 la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma ISO 14001. La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge nel 2014. Raccolta differenziata Vige il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Dati: Cultura Media A partire dal 1986 iniziano le proprie trasmissioni l'emittente locale Entella TV (la cui sede è attualmente ubicata a Lavagna), che trasmette programmi auto-prodotti ed ai cui programmi si alternano, fino a tutti gli anni novanta, i notiziari e i programmi auto-prodotti del Centro Televisivo Regionale (con sede in corso Garibaldi a Chiavari); nei suoi primi anni di vita, tale emittente trasmette anche il telegiornale di VideoTaro. Stampa In corso Buenos Aires è presente, da fine 2013, anche la redazione de Il Nuovo Levante, settimanale che fa parte del gruppo Dmedia e che in passato era ubicato in piazza Roma a Chiavari. Istruzione Musei Casa Carbone. La casa-museo è situata presso il centro storico lavagnese, in Via Riboli 14, in un palazzo borghese a tre piani decorato in stile genovese. Risalente alla metà del XIX secolo e di proprietà di Emanuele e Siria Carbone, è arredata con mobili, dipinti e oggetti del XVII-XX secolo. La proprietà è gestita dal Fondo per l'Ambiente Italiano. Collezione "Rodolfo Alloiso". La raccolta, gestita dal Comune dopo la donazione dell'insegnante Rodolfo Alloiso, comprende nel totale 88 reperti archeologici provenienti soprattutto dal Tigullio nonché un'ulteriore raccolta di ceramiche e maioliche risalenti al Rinascimento italiano; queste ultime furono rinvenute nella Torre del Borgo durante i necessari lavori di restauro e dove tuttora sono conservate assieme all'intera collezione civica in una mostra permanente. Musica Saranno degli ex combattenti della Prima guerra d'indipendenza italiana, nel corso del 1853, a fondare nella cittadina il Corpo Bandistico "Città di Lavagna". Nel 2001, tra le varie esibizioni, mise in scena l'opera di Giuseppe Verdi Rigoletto e nel 2003 si classificò al primo posto al concorso nazionale di Scandicci, nel fiorentino. Cucina Tipica di Lavagna è l'oliva lavagnina, cultivar molto diffusa nel Tigullio che permette la produzione di un ottimo olio. Eventi Mostra sull'antiquariato, il terzo sabato del mese con banchi inerenti all'artigianato locale e hobbistica. Palio Marinaro del Tigullio. Santa Margherita Ligure, San Michele di Pagana, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante si sfidano ogni anno, tra maggio ed agosto, in una serie di gare di canottaggio su gozzi tradizionali liguri nelle acque del Golfo del Tigullio. "Torta dei Fieschi" (7-14 agosto), con corteo in costume. "Campionato Invernale Golfo del Tigullio" regata per barche a vela 7,50-30,00 m (5 novembre - 4 febbraio). "Corsica per Due" regata a vela Lavagna-giro della Corsica-Lavagna (fine maggio). "Pre Winter Sail Contest! regata a vela contenitore di Coppa 40 Ruggenti, Coppa Sangermani, Coppa Sciutti (fine ottobre). Fiera della primavera la prima domenica di marzo. Fiera di san Simone il 28 ottobre. Fiera dell'agricoltura l'ultimo sabato e domenica di luglio. Fiera della Madonna del Carmine il 16 luglio e festa religiosa con tradizionale processione per le vie della città. Fiera e festa patronale di santo Stefano la prima domenica dopo il 3 agosto con tradizionale processione per le vie della città. Festa di san Eufemiano il 2 giugno in località Cerreto. Sagra della focaccia con la salvia a Santa Giulia sul piazzale della chiesa il primo sabato e domenica di agosto. Sagra della melanzana il 16 agosto in località Sorlana. Sagra delle frittelle la seconda domenica di agosto in località Sorlana. Sagra di san Bernardo il 20 agosto in località San Bernardo. Sagra e festività di Nostra Signora del Ponte in località Ponte della Maddalena l'8 settembre e la domenica successiva. "Zero Festival" a fine luglio presso il Parco Tigullio organizzato dall'Associazione Culturale Binario Zero. Persone legate a Lavagna Tra i nomi più illustri della famiglia Fieschi si trovano quelli di Ottobono Fieschi e Sinibaldo Fieschi, che salirono al Soglio Pontificio con i nomi rispettivamente di Adriano V ed Innocenzo IV. I due pontefici si presero molta cura del loro territorio d'origine facendo, tra le altre cose, erigere la basilica dei Fieschi a San Salvatore, ora nel territorio comunale di Cogorno. Obizzo Fieschi (Lavagna, 1150 - Parma, 1224), vescovo della chiesa cattolica. Emanuele Pessagno (Lavagna, XIV secolo), navigatore. Gaetano Previati (Ferrara, 1852 - Lavagna, 1921), pittore, visse i suoi ultimi anni di vita nella cittadina rivierasca dove morì. Giovanni Battista Campodonico (Lavagna, 1892 - Chiavari, 1958), sacerdote, musicista e compositore. Giovanni Serbandini (Chiavari, 1912 - Lavagna, 1999), politico, visse gli ultimi anni a Lavagna, città che nel 2004 gli ha intitolato la locale biblioteca civica. Alessandro Curotto (Lavagna, 1918), ex calciatore. Vera Vassalle (Viareggio, 1920 - Cavi di Lavagna, 1985), partigiana, insegnò alla scuola elementare di Cavi di Lavagna che, dopo la sua morte, venne intitolata alla sua memoria. Francesco Dallorso (Lavagna ,1921), scultore. Adelina Vaccaro (Lavagna, 1922), ex cestista. Angelo Brizzolara (Lavagna, 1927 - 2012), imprenditore, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Giulio Sanguineti (Lavagna, 1932), vescovo della Chiesa cattolica. Emilio Delle Piane (Lavagna, 1938), attore caratterista. Maria Pia Conte (Lavagna, 1940), attrice. Antonio Gibelli (Genova, 1942), storico e professore, ha una seconda casa nella frazione di Cavi di Lavagna, dove passa le sue vacanze. Giorgio Repetto (Lavagna, 1952), ex calciatore. Enrica Fico (Cavi di Lavagna, 1954), attrice e regista. Francesco Balducci (Lavagna, 1956), medico dentista, esploratore fluviale e canoista, Guinness dei primati per il maggior numero di fiumi discesi nel mondo. Massimo Lavezzo Cassinelli (Lavagna, 1957), diplomatico e ambasciatore d'Italia in Armenia dal 2007 al 2009. Silvano Fuso (Lavagna, 1959), chimico e divulgatore scientifico. Fabio Tagliavia (Lavagna, 1967), regista. Fanny Cadeo (Lavagna, 1970), attrice, showgirl e cantante. Marco Formentini (Lavagna, 1970), nuotatore. Simona Liubicich (Lavagna, 1970), autrice di romanzi. Luigi Copello (Lavagna, 1972), fumettista. Alberto Zolezzi (Lavagna, 1974), politico. Geografia antropica Suddivisione storica Lavagna è divisa in diversi quartieri, che prendono il nome dagli antichi "sestieri" in cui era divisa la cittadina ai tempi della famiglia Fieschi. Essi sono: il sestiere del Borgo, corrispondente al centro storico; il sestiere della Scafa, posto nella zona portuale e confinante con Chiavari; il sestiere della Moggia, nella parte più interna della città; il sestiere di Ripamare nella zona est; il sestiere di Cavi, che comprende la frazione omonima di Cavi di Lavagna e le frazioni collinari di Santa Giulia, Sorlana e Barassi. L'unico antico sestiere che non rientra nel territorio comunale è il sestiere di San Salvatore, che rimane nel comune di Cogorno. Economia L'economia del comune si basa sul turismo, specie nel settore balneare; la frazione marinara di Cavi di Lavagna registra molti bagnanti, anche provenienti dai comuni vicini, grazie ai numerosi stabilimenti balneari. Anche il porto è di notevole importanza turistica, essendo uno dei più importanti della zona. Infrastrutture e trasporti Strade Il centro di Lavagna è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che gli permette il collegamento stradale con Chiavari, ad ovest, e Sestri Levante ad est. La strada provinciale 33 di San Salvatore di Cogorno collega invece il centro costiero con il suo immediato entroterra nella zona di Cogorno. Inoltre è raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'autostrada A12. Ferrovie La stazione di Lavagna è la fermata ferroviaria principale sulla linea Genova-Pisa. A servizio della frazione di Cavi di Lavagna e della parte più orientale del territorio comunale vi è la stazione di Cavi. Mobilità urbana Dai comuni di Chiavari e Sestri Levante un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATP garantisce quotidiani collegamenti bus con Lavagna e per le altre località del territorio comunale. Amministrazione Sport Calcio U.S.D. Lavagnese 1919 nel campionato di Serie D. Sestieri Saline nel campionato di Prima Categoria. A.C. A Ciassetta nel campionato di Seconda Categoria. Canottaggio A.S.D. Compagnia Remiera Lavagnese, nata nel 2000, attiva nel canottaggio a sedile fisso, rappresenta la città di Lavagna nel Palio marinaro del Tigullio (sfida su gozzi in legno, da 22 palmi a quattro vogatori più timoniere, tra le cittadine del golfo del Tigullio, nato nel 1936). Ciclismo Per una volta Lavagna è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: la 17ª tappa del 1994 Santa Maria della Versa-Lavagna, vinta da Ján Svorada. Vela Circolo Nautico Lavagna, scuola di vela, organizzatrice del Campionato Invernale del Tigullio, della Coppa 40 Ruggenti, della Coppa Sangermani, della Coppa Sciutti e della Pre Winter Sail Contest. Galleria fotografica Note ^ a b Dato Istat al 30/09/2012 ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002. ^ Fonte dallo Statuto Comunale di Lavagna ^ Le principali notizie storiche sono state confrontate con la Guida d'Italia - Liguria, Touring Club Italiano - Mondadori, 2007. ^ a b c Fonte dal sito Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011. ^ Medaglia d'argento a Lavagna città culla della Resistenza. URL consultato l'11 luglio 2012. ^ Presidenza della Repubblica, 5 giugno 2012 ^ a b c Notizie e dati tratti dal sito della Diocesi di Chiavari. ^ a b c d Fonte dal sito del Comune di Lavagna. ^ Fonte dal sito del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze dell'università genovese ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2011. URL consultato l'8 gennaio 2014. ^ Ambiente, il Comune di Lavagna ottiene l'Iso 14001. URL consultato il 22 agosto 2012. ^ Bandiere blu spiagge dell'anno 2014. URL consultato il 16 maggio 2014. ^ Dati Rifiuti Ambienteinliguria.it ^ a b Fonte dal sito Entella TV. URL consultato il 2 settembre 2011. ^ Approfondimenti sul sito del Fondo per l'Ambiente Italiano Bibliografia Daniele Calcagno, Istituti di Studi sui Conti di Lavagna, 2001. Antonio Dallorso, Dalla Basilica al Basilico, Edizioni Gammarò, 2008. Mario Stefano Chiappe, Il Tigullio e il suo entroterra nell'alto Medioevo. I distretti bizantino-longobardi di Lavagna, Sestri e Bargagli, 1996. Renato Lagomarsino, Mare favole e buoni sapori: Sestri Levante, Lavagna e Cavi, San Salvatore e la valle dell'Entella, val Graveglia, Marasco, 1996. Francesca Marini, Palazzo Franzoni in Lavagna. Un edificio attraverso la storia, 1996. Francesca Marini, Tradizioni e vita sociale di Lavagna. Francesca Marini, Una grande famiglia sul territorio: i Ravenna di Lavagna e di Cavi, 1999. Francesca Marini, Il palazzo Frugone-Brignole-Scala. Muto testimone della storia locale. Francesca Marini, Storia dell'ospedale di Lavagna, 1999. Francesca Marini, La vita quotidiana a Lavagna tra XII e XVI secolo, 1998. Francesca Marini, Iniziativa pubblica e sofferenza privata. La sanità nel '600 a Lavagna. Francesca Marini, Storia e tradizione della porta di ponente in Lavagna, 1991. Francesca Marini, Articoli pubblicati riguardanti tradizioni e vita sociale in Lavagna, 1999. A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg. Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio Voci correlate Liguria Provincia di Genova Tigullio Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Lavagna Collegamenti esterni Lavagna (Italia) in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Lavagna (Italia)")

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