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Ghedi

Luogo: Ghedi (Brescia)
Ghedi (Ghét in dialetto bresciano) è un comune italiano di 18 765 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. La cittadina è sede del 6º Stormo dell'Aeronautica Militare, con l'aeroporto di Ghedi, dove è ubicata la stazione meteorologica di Brescia Ghedi. Storia L'origine del toponimo Ghedi, nonostante le molte ipotesi avanzate (Guayta, Glanetum, Guadum) è ancora problema irrisolto. È invece certo che il nome arcaico nelle forme di Gide e Gade, appare scritto per la prima volta in un codice dell'anno 843, conservato presso la Biblioteca Queriniana di Brescia. Si tratta di un atto di compravendita fra persone il cui nome evidenzia la presenza, nel villaggio di allora, di una popolazione di origine longobarda. Il rinvenimento di una necropoli romana e di molti reperti risalenti al I-II secolo d.C. dimostra che abitanti romani si erano sovrapposti alle primitive popolazioni celtiche sul territorio. Il nucleo più antico di Ghedi si sviluppò attorno ad un recinto fortificato (il cui luogo, ancora oggi, viene chiamato "Castello"); da esso si vennero formando quattro piccoli borghi: "Bassina", "Gazzolo", "Borgonuovo" e "Malborgo". Collegati tra loro da una maglia di intricate stradine, essi diedero all'abitato il caratteristico aspetto di borgo medievale arrotondato, circondato da fossati detti "Sarche"(cerchie), poi successivamente colmati e divenuti strade. Del borgo fortificato attualmente rimangono solo tracce di mura in un cortile nella zona, ed alcune casette. Nei secoli XIII e XIV Ghedi seguì le vicende storiche della Bassa Bresciana, contesa tra i Visconti e Repubblica di Venezia. Nel 1498 la Serenissima concedeva in feudo Ghedi a Niccolò Orsini conte di Pitigliano, comandante delle truppe venete, il quale si fece erigere un elegante palazzo riccamente decorato e, nella chiesa dell'antico convento di "Santa Maria delle Grazie" in Ghedi, un monumento funebre, il Monumento funebre di Nicolò Orsini, all'interno della cappella di famiglia dedicata a Sant'Antonio abate, in cui venne sepolto il figlio antemorto. Il convento venne convertito poi in cascina (la "Santa Maria", tuttora esistente); il Monumento funebre di Nicolò Orsini è invece tuttora visibile al Museo di Santa Giulia in Brescia, nel coro delle monache. A partire dal secolo XV sorsero le prime cascine; verso la fine dell'Ottocento si misero a cultura molte parti della brughiera, edificando grandi complessi agricoli ad economia autosufficiente, mentre numerose "corti chiuse" si formarono anche nel centro urbano, comprendendo accanto alle strutture rurali, anche le case padronali di interessante rilievo architettonico. L'immane fatica della bonifica si concluse solo il secolo scorso, cancellando la brughiera e le "Lame" dal paesaggio storico di Ghedi che oggi si è uniformato al resto della "Bassa". All'antica vegetazione arbustiva della brughiera, si sono quindi succeduti ampi terrene coltivati intervallati da filari di gelsi. La fine della bachicoltura e l'agricoltura moderna hanno tolto anche questa vegetazione e la campagna ora appare verde e coltivata, ma quasi una "landa" spoglia di alberi, percorsa da molti canali (il maggiore è il Naviglio di Brescia), tra cui il "Redone" , la "Santa Giovanna" e numerosi fossi spontanei alimentati dalle risorgive presenti in zona. L'Aeroporto di Brescia-Ghedi, militare, ebbe origine durante la prima guerra mondiale, raggiunse il massimo sviluppo nella strategia militare dei blocchi e, dopo gli anni '60 la sua fama è dovuta al fatto che fu sede, per molto tempo delle Frecce Tricolori oltre del 6º Stormo dell'Aeronautica Militare. Monumenti e luoghi d'interesse Chiesa Parrocchiale: sorta sull'antica pieve è una costruzione del XVII secolo su disegno della famiglia Avanzo. Annessa vi è il campanile del Quattrocento; Palazzo comunale: di origine medievale con tracce architettoniche dei secoli XVI e XV; Loggia delle grida: del Quattrocento; Chiesetta della Beata Vergine di Caravaggio: costruita nel 1759; Santuario dei Morti della Fossetta o di San Rocco sorto a ricordo della peste del 1630; Palazzo Mondella del XVIII secolo, con facciata impreziosita da antichi stemmi. Palazzo Ochi, del Settecento. Ex scuole elementari: edificate nel 1930 su progetto del bresciano Oreste Buffoli. Cascina Santa Maria, con all'interno i resti dell'antico convento di Santa Maria delle Grazie, ove giaceva il sarcofago di Niccolò Orsini, donato poi dal nobile Ottavio Mondella nel 1849 al Museo di Arte cristiana di Brescia, poi Museo di Santa Giulia. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e Minoranze Straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 3.045 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Marocco 597 3,24% India 513 2,79% Albania 377 2,05% Romania 271 1,47% Ghana 256 1,39% Pakistan 194 1,05% Persone legate a Ghedi Antonio nobile Mondella, primo sindaco di Ghedi dell'Unità d'Italia nel 1860. Niccolò Orsini, conte di Pitigliano, condottiero, che si fece ergere a Ghedi un imponente ed elegante palazzo. Bartolomeo d'Alviano, condottiero, morì a Ghedi il 7 ottobre 1515. Simone Boldini, calciatore e allenatore Arturo Marpicati, scrittore Luigi Vagni, poeta Dario Badinelli, atleta olimpico Ludovico II, Re d'Italia e Imperatore del Sacro Romano Impero, morì a Ghedi il 12 agosto 875. Padre Giovanni Bonsignori, sacerdote, agronomo, educatore (1844 - 1914). Bernardino Boifava, scultore. Giovanni Antonio Avanzo, architetto, costruì la chiesa parrocchiale di Ghedi (1606 -1620). Infrastrutture e trasporti Strade L'abitato di Ghedi è lambito a sud dalla ex Strada statale 668 Lenese, che congiunge Orzinuovi a Lonato. Il centro è inoltre attraversato dalla strada provinciale 24 Brescia-Fiesse. È stata inaugurata a novembre 2009 una variante ovest (Tangenziale ovest di Ghedi), volta a spostare fuori dall'abitato il traffico della SP24. Da Ghedi si dipartono inoltre le seguenti strade provinciali: la 65, diretta a Bagnolo Mella; la 66, diretta a Castenedolo. Ferrovie Il territorio comunale è attraversato dalla linea ferroviaria Brescia – Parma. L'abitato è servito dall'omonima stazione, aperta al momento dell'inaugurazione della linea, nel 1893, e che al 2012 risulta dotata di un piazzale a tre binari. Presso la stazione fermano i treni regionali Trenord della direttrice Brescia-Parma. Amministrazione Sport Calcio La principale squadra di calcio della città è l' A.S.D. Ghedi 2009 Calcio che milita nel girone D lombardo di Promozione. I colori sociali sono: il verde e l'azzurro. E' nata nel 2009. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2013. ^ Toponimi in dialetto bresciano ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 303. ^ Bilancio demografico mensile anno 2013. URL consultato il 27 gennaio 2014. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Ghedi Collegamenti esterni Ghedi in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Ghedi")
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