Destinazioni - Comune

Galati Mamertino

Luogo: Galati Mamertino (Messina)
Galati Mamertino (Jalati in siciliano) è un comune italiano di 2.805 abitanti della provincia di Messina in Sicilia. È un comune del Parco dei Nebrodi che dista circa 95 chilometri ad est da Messina e circa 150 ad est da Palermo. Storia La fondazione di Galati Mamertino non ha una precisa collocazione nel tempo, ma uno storico locale la fa risalire alla Calcte di Ducezio, un condottiero dell'antica epoca siculo-greca proveniente da Siracusa. Galati che dall'alfabeto Qual'at vuol dire rocca, si riferirebbe alla rupe su cui sorge il paese, l'appositivo Mamertino invece si ricollega ad un antico popolo siculo che si professava discendente del Dio Marte. Il borgo sorge in età araba normanna e sindall'inizio del Rinascimento fu una città murata, con cinta muraria avente due porte: LA PORTA MARINA che sorge nel pressi della Chiesa di S.Caterina, e la Porta Montana, vicino la chiesa di S.Martino, oggi chiesa del Rosario. La strada d’accesso al paese, sino dall’antichità, saliva dalla contrada Paratore e penetrava nel centro abitato dal quartiere del Fondaco, ove vi era l’unica fontana di acqua potabile (l’odierna ‘a Funtana) che, a rigore di logica,doveva essere inglobata all’interno della cinta muraria. Luoghi d’interesse Chiesa Madre L’attuale chiesa madre, dedicata all'Assunta, è stata costruita del XV secolo, in stile rinascimentale , fu l’edificio di culto baronale, ed è divisa in tre navate da 12 colonne doriche (una per ogni apostolo) in pietra serena,tipica dei nebrodi. La facciata delle chiesa fu lavorata dai maestri scalpellini Antonino, Filippo e Carmelo Alessandro. Qui Antonello Gagini, grande scultore siciliano del 1500 e uno dei migliori del Rinascimento Italiano, ha consegnato alla storia alcune delle sue opere più significative, tra cui IL Gruppo della Trinità e il Gruppo dell'Annunziata. Inoltre vi sono custodite altre opere di uguale importanza, tra cui diverse tele di Joseph Tresca. In questa chiesa vi è anche custodita la cappella di San Giacomo, dove al suo interno vi è il Santo patrono di Galati, appunto San Giacomo Apostolo. Chiesa del Rosario Fu la più antica di tutte le chiese di Galati Mamertino, edificata intorno al 1530, ricoprì subito il ruolo di matrice, prima sotto il nome di SS. Salvatore poi di S. Martino prendendo il nome dal quartiere di appartenenza, ed infine dopo l’ultimo rimaneggiamento a causa di un rovinoso incendio accaduto alla fine del Settecento prese il definitivo nome di Chiesa del Rosario. Chiesa S. Caterina E’ una delle chiese della vecchia terra, è stata restaurata nel 1581,ed è posta vicino alla porta marina, ha una navata con sei cappelle incavate nelle pareti laterali, tre per lato, separate da colonne di pietra. Qui vi è custodito, oltre ad altre diverse opere molto importanti, anche una statua lignea del XVII secolo del SS. Crocifisso. Chiesa di S. Luca In stile Rinascimentale sorge ai piedi del castello. La sua costruzione ebbe inizio alla fine del XVI secolo, e fu continuata, nel secolo successivo, dal parroco Don Giacomo Bianco, e dopo la sua morte ultimata da Don Annibale Bianco. La chiesa ha la forma di croce latina col presbiterio rialzato su tre gradini e tre colonne. Di grande effetto architettonico sono gli archi trionfali, realizzati in pietra serena. Palazzo de spuches o palazzo del principe Il palazzo del Principe è un’ispirazione di stampo tardo cinquecentesca,e fu costruito nella seconda metà de l XVI secolo durante la Dinastia del Lanza. L’ingresso principale realizzato in pietra serena è sovrastato dallo stemma della famiglia Amato, infatti Il primo ad abitare nella sontuosa costruzione fu Don Filippo I Amato. I portali interni del palazzo, che danno sulla loggia che si ispira a Montorsoli, sono ricchi di ornati e di figure in bassorilievo; il palazzo inoltre è formato da numerose stanze, compreso il grande salone dove il Barone o il Principe,oltre alle feste, teneva i suoi consigli di Governo insieme coi Nobili e i Dignitari e nominava i Magistrati. Si dice anche che, il principe, quando non poteva recarsi in chiesa, seguisse le funzioni religiose dal balcone che si affaccia sul sagrato della Matrice. Due delle caratteristiche di questo palazzo sono anche l’atrio e la corte aperta sul giardino. Ruderi Castello In questo castello, di cui restano ormai solo i ruderi, per quattro secoli si svolse la vita feudale di Galati. L’edificio era in posizione ragguardevole sia per sicurezza che per possibilità di controllo del territorio, era dotato di un importante apparato di fortilizi posti nei dintorni. Costituiva l’ultimo bastione del complesso difensivo della vallata formato, oltre che da quello di Galati, da quelli di Bufana (S. Salvatore di Fitalia) e di Beddumunti (Frazzanò). Un autore anonimo scrisse che “il castello aveva molte belle stanze e cisterne” e la magnificenza di Don Antonio Amato Principe di Galati ( 1643 - 1667) vi faceva rinchiudere i delinquenti, giacché i Principi del tempo esercitavano anche il potere giudiziario. Nel 1124 Adelasia d'Aragona vi fece costruire il priorato dedicato a S. Anna, santa a cui lei era devota. Nel 1320 fu ceduto da Federico II di Svevia, detto il Barbarossa, a Blasco Lancia e nel 1644 passò a Filippo Amato col titolo di principato. In seguito il comune divenne autonomo. Museo etnoantropologico All’interno vi è custodito il calco di un elefante nano alto circa 2 metri, vissuto in sicilia circa 200.000 anni fa, trovato a Carini, l’originale è custodito nel museo Maugeri di Palermo. Cascata del catafurco La cascata del catafurco è una cascata naturale che si forma in corrispondenza di un dislivello di circa 30 m lungo il corso del torrente San Basilio, frazione di Galati Mamertino. Alla base della cascata le acque si raccolgono in una cavità naturale, scavata nella roccia, chiamata Marmitta dei Giganti, dove, nella bella stagione, è possibile bagnarsi. Sopra la cascata del catafurco vi è una piccola casetta, abbandonata fino a qualche tempo fa, e adesso tornata a nuova vita grazie ad un gruppo di ragazzi, facente parte di un'associazione senza scopro di lucro, che l'hanno ristrutturata facendo di essa un rifugio ( rifugio di pritti). Il rifugio può essere utilizzato da chiunque abbia voglia di trascorrere un po' di tempo in mezzo la natura. Feste religiose Festa dei tre Santi Una delle feste più importanti di Galati Mamertino è sicuramente quella dei tre santi, ovvero S.Giacomo, S.Rocco e il SS. Crocifisso. I festeggiamenti, in modo congiunto, si fanno risalire al 1860 per celebrare la liberazione del Regno Borbonico e l'unità al Regno d'Italia, questo affermato da alcuni studiosi di storia locali. Altri, invece, li fanno risalire al XVIII secolo. Molto probabilmente però la festa si è svolta sino al 1860 in tono minore, mentre a partire da quell'anno ricevette nuovo impulso sino a divenire la festa religiosa più significativa della cittadinanza. I festeggiamenti si caratterizzano per le diverse processioni che si svolgono sempre con grande concorso dei fedeli e durano dal 23 al 26 agosto: il 23 sera il simulacro di S. Rocco, che è custodito nella Chiesa del Rosario, viene trasferito alla Chiesa Madre. L'indomani è la volta della processione con i simulacri di S. Rocco e S. Giacolo. il 25 centro dei festeggiamenti diviene la Chiesa di S.Caterina, dove vi è custodito il SS. Crocifisso, qui in mattinata viene celebrata una S.Messa alla fine della quale il SS. Crocifisso, prelevato dalla sua cappella viene collocato su una vara e addobbato con spighe di grano intrecciate, in segno di ringraziamento per il raccolto già effettuato. Nella serata è la volta di un'altra processione, la più suggestiva, che muove dalla Chiesa Madre con i simulacri di S.Giacomo e S.Rocco, che vengono condotti alla Chiesa di S.Caterina, dove, al corteo, si unisce il simulacro del SS. Crocifisso. Da qui i tre Santi si muovono assieme attraverso le vie principali del paese fino ad arrivare in piazza S.Giacomo, dove vengono fatti procedere lentamente, fino all'entrata in Chiesa Madre dove saranno custodite fino al giorno dopo. Il 26, giorno conclusivo dei festeggiamenti, si svolgono due processioni, una la mattina, per le vie principali del paese, e una la sera, la processione conclusiva, dove i tre torneranno ognuno nelle rispettive Chiese. Festa di San Giacomo Molto importante per la cittadinanza Galatese e anche la Festa di San Giacomo, Santo patrono del paese, che viene festeggiato il 25 luglio. Persone legate a Galati Mamertino Vi hanno avuto i natali: Giovanni Krymi, sacerdote e rivoluzionario Nino Ferraù, poeta Salvatore Carnevale, sindacalista socialista ucciso dalla mafia a Sciara nel 1955. Rocco Crimi (3 agosto 1959), eletto al Parlamento nel 2008 con Il Popolo della Libertà, nominato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Altre informazioni amministrative Il comune di Galati Mamertino fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.2 (Nebrodi nord-occidentali). Note ^ Dati Istat 2011. URL consultato il 22 maggio 2014. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2011. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008. URL consultato il 21 maggio 2014. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Galati Mamertino Collegamenti esterni Galatimamertino.com, portale della città realizzato da galatesi.
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