Luogo - Parco

Giardino della Gherardesca

Luogo: Borgo Pinti, 103, Firenze

È il più grande giardino privato nel centro storico di Firenze. Appartenuto a frate Durante Chiermontesi, conteneva ben 3.488 piante esotiche, aranci e limoni. Più tardi, il Giardino divenne pertinenza del Palazzo di Bartolomeo Scala. Nel Settecento, fu eliminata la partitura geometrica all'italiana e si procedette alla realizzazione un giardino all'inglese, con vialetti, cespugli, alberi piantati a gruppi, una vasca-laghetto, due collinette e tre piccoli edifici decorativi e ricreativi: una Kaffeehaus, un tempietto ionico e un tepidarium. Questo giardino era noto per ospitare i primi mandarini coltivati a Firenze e alcuni alberi pregiati. Splendida è la collezione di azalee. Durante i lavori di Firenze Capitale, venne realizzato un ingresso monumentale sul Viale Matteotti, opera di Giuseppe Poggi. Dopo la guerra, il giardino ebbe un magistrale restauro ad opera di Pietro Porcinai e Giorgio Galletti. Oggi, ospita un hotel a cinque stelle. Ispirato agli archi onorari romani, è costituito da un grande fornice centrale con volta a lacunari, fornito di un cancello in ferro battuto affiancato da due bassi corpi di fabbrica con portoni. Il disegno d'insieme determina al centro un arco affiancato da due lesene e, lateralmente, due volute che coronano due corpi più bassi, il tutto in pietra. Il Giardino vero e proprio, decantato dalla letteratura, è arricchito di un tempietto neoclassico disegnato da Giuseppe Cacialli e da una statua raffigurante Cammillo della Gherardesca, scolpita da Giovanni Battista Giovannozzi (1813). Del 1837 è il Tepidario Ionico, progettato dallo stesso Guido Alberto della Gherardesca. La zona ovest del giardino, con un disegno all'italiana ornato da aiuole geometriche e un grande arco, faceva parte del Palazzo Convento Capponcina.

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