Destinazioni - Comune

Cessapalombo

Luogo: Cessapalombo (Macerata)
Cessapalombo (anticamente Cesapalumbi o Cesapalumbum, Cessapalùmmu in dialetto maceratese) è un comune italiano di 533 abitanti della provincia di Macerata nelle Marche. Geografia fisica Storia Cessapalombo è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stato insignito della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Il 22 marzo 1944 la frazione di Montalto fu teatro della fucilazione di 32 giovani partigiani da parte dei nazifascisti, nell'evento tristemente noto come la eccidio di Montalto. Un modesto monumento ricorda questo episodio non molto conosciuto. Adino Barcarelli, classe 1925, di Tolentino Alberto Patrizi, classe 1925, di Recanati Aldo Buscalferri, classe 1900, di Caldarola Arduino Germondani, classe 1924, di Tolentino Armando Mogetta, di Villa Potenza, Macerata Armando Pettinari, classe 1923, di Villa Potenza, Macerata Audio Carassai, classe 1925, di Tolentino Balilla Pascolini, classe 1923, di Tolentino Bruno Principi, classe 1923, di Villa Potenza, Macerata Ennio Passamonti, classe 1923, di Camerino Ennio Proietti Maresciallo, classe 1923, di Tolentino Giacomo Saputo, di Terrasini (PA) Giammario Fazzini, classe 1925, di Camerino Giuseppe Cegna, classe 1924, di Tolentino Giuseppe Gurrieri, di Chiaramonte Gulfi (RG) Guidobaldo Orizi, classe 1925, di Tolentino Lauro Cappellacci, classe 1923, di Tolentino Lorenzo Bernardoni, classe 1925, di Montelupone Luigi Cerquetti, classe 1925, di Tolentino Manlio Ferraro Sottotentente, classe 1922, di Pesaro Mariano Cutini, classe 1924, di Potenza Picena Mariano Scipioni, classe 1923, di Potenza Picena Mario Ramundo, classe 1922, di Tolentino Nazzareno Bartoli, classe 1924, di Villa Potenza, Macerata Nicola Ciarapica, classe 1923, di Tolentino Nicola Peramezza, classe 1922, di Tolentino Primo Stacchietti, classe 1925, di Treia Radames Casadidio, di Camerino Spartaco Perugini, classe 1923, di Tolentino Ugo Sposetti, classe 1925, di Tolentino Umberto Angelelli, classe 1925, di Tolentino Umberto Lucentini, classe 1923, di Tolentino Fra i fucilati si salva Nello Salvatori. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Frazioni Montalto Anticamente: Montaltum, Montealtum, Montis Alti Le prime notizie del territorio di Montalto si hanno nel Chronicon Casauriense o Liber instrumentorum seu chronicorum monasterii Casauriensis conservato in originale presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. In un diploma del 23 dicembre 967, Ottone I di Sassonia "Otto Imperator" conferma all'abate Adamo "Adam abbs" della Abbazia di San Clemente a Casauria il possesso delle 22 curtes benedettine esistenti nel territorio di Camerino fra cui Monte Alto. Con privilegio del Cardinale Sinibaldo dei Fieschi rettore della Marca (poi Papa Innocenzo IV) in data 27 gennaio 1240 il territorio di Montalto veniva annesso alla giurisdizione del comune di Camerino. Tale concessione rafforzava l'appoggio militare di Camerino al papato contro le mire espansionistiche di Federico II. Nella Descriptio Marchiae Anconitanae, fatta redigere dal Vicario Pontificio Cardinale Egidio Albornoz, datata 1356 (pontificato di Papa Innocenzo VI) fra castra et ville vieve citato Montisalti. Con il termine il castrum si indica un borgo fortificato ma anche una semplice rocca con funzioni militari, la villa, invece, sta ad indicare un piccolissimo villaggio. In un documento risalente al 1432 che elenca le 16 chiese dipendenti dalla pieve di Faveria compare la Ecclesia sancti Benedicti de Monte Alto. Anticamente faceva capo al Terziere chiamato Sossanto unitamente ai castelli di Fiungo, Campolarzo (con rocca), Castel Ramundo (con rocca), Crisperi, Castel Sancto Venanzo, Statte, Borgiano, Croce, Vestignano, Pieve Faveri, Cessapalumbo, Coldepetra (con rocca). Erano ricompresi nello stesso Terziero nove vile (Dinazano, Piacusano, Gorgiano e Lancianello, Colseverivo, Valvegenano, Agello (con rocca), Valcimarra, Monasterio, Letegge) e due rocche senza ville (Torre de Fanula, Torre de Beregna). Nel 1810 Montalto e le frazioni di Villa, Valle e Tribbio appartengono al comune di Valcimarra all'interno del Cantone di Camerino, Distretto di Camerino, Dipartimento del Musone. Intervenuta la Restaurazione, il papa Pio VII riformò la pubblica amministrazione dello Stato della Chiesa con motu proprio del 6 luglio 1816, suddividendo il territorio pontificio in diciassette delegazioni apostoliche più la comarca di Roma. Le delegazioni o province erano distinte in tre classi. Il territorio marchigiano fu ripartito in sei delegazioni: Camerino, Urbino e Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli. Montalto unitamnete a Col di Pietra, Croce, Pieve Favera, Statte, Pozzuolo, Valdiea e Campolarzo continuano ad appartenere al comune di Valcimarra. Nella Chiesa di San Benedetto (XIII secolo) nel 1526 Giovanni Andrea De Magistris (Caldarola) datò "I Misteri del Rosario" affrescati all'esterno della nicchia della parete sinistra, mentre la "Madonna e Bambino interna e Sant'Antonio abate" del nicchione di rimpetto sono del 1544. Nella casa della comunità, annessa al castello si rifugiarono e furono catturati prima dell'eccidio i partigiani. Popolazione di Montalto: 1829 = 322 1699 = 340 1912 = 356 Cronotassi dei Parroci della Chiesa di San Benedetto di Montalto Frazione Trebbio Nel 1829 conta 95 anime. Frazione Col di Pietra Anticamente Collis Petre; si erge sulla sinistra del fiume Fiastrone e rappresentava l'ultimo baluardo a difesa del vasto sistema di rocche e castelli del ducato di Camerino. Nel 1829 conta 26 anime. Frazione Prato Nel 1829 conta 48 anime. Frazione Monastero Nel 1829 conta 127 anime. Frazione Valle di Montalto Anticamente Villa Vallis. Nella piccolissima frazione è ubicata la Chiesa di San Vito Martire, menzionata la prima volta nella visita pastorale del vescovo Francesco Giusti di Camerino nel 1696. Nel 1829 conta 84 anime. Sempre il 22 marzo 1944, stesso giorno dell'eccidio di Montalto, pattuglie nazifasciste composte da soldati del G.N.R. - Btg. IX Settembre - 2ª Compagnia e della Divisione Tedesca Brandenburg, procedono a mirati rastrellamenti nella frazione Valle di Montalto, catturando il Sottotenente di Artiglieria Achille Barilatti "n.d.b. Gilberto della Valle" unitamente alla sua compagna di origine greca Dita Maraschi. Nel contempo alcuni fascisti fanno irruzione nel palazzo Formaggi dove, nella soffitta, trovano rifugio Capponi Nazzareno, classe 1925, Bendetti Ezio, classe 1922, Bocci Piero, classe 1922, Baldoni Nicola classe 1922 e Bartocci Feltre, classe 1903 noto antifascista membro del Comando della brigata “Spartaco”. Bartocci Feltre, armato di pistola, è pronto a reagire, qualora i fascisti facciano ingresso nella soffitta tuttavia, gli spari conseguenti all'arresto del Ten. Barilatti inducono i fascisti ad uscire dal palazzo permettendo ai rifugiati di guadagnare la fuga saltando dalla finestra che si affaccia sulla chiesa di San Vito facendo perdere le loro tracce. Il giorno successivo, a conclusione di un sommario processo svoltosi presso il palazzo Paparelli di Muccia (sede del Battaglione "M"), il Ten. Barilatti verrà fucilato contro il muro di cinta del cimitero di Muccia. Frazione Villa di Montalto La Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice ospita l'affresco della Madonna della Misericordia, San Michele arcangelo, Santa Caterina d`Alessandria e devoti (datato 1468) del Maestro dell'Annunciazione di Spermento (Girolamo Angelo d'Antonio?) (già attribuito a Girolamo di Giovanni). Nel 1829 conta 143 anime. Persone legate a Cessapalombo Achille Salvucci, vescovo Amministrazione Luoghi di interesse Castello di Montalto Chiesa di San Benedetto Grotta dei Frati Gola del Fiastrone Lame Rosse Abbazia di Santa Maria in Insula (oggi San Salvatore) Statua ligna della Madonna dell'Impollata presso la chiesa di Sant'Andrea Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice Sport Calcio La squadra locale si chiama Palombese ed ha disputato anche il campionato di Seconda Categoria, ma ora milita in Terza. Galleria fotografica Note ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 198. ^ A.N.P.I. Tolentino (Macerata) - Tesseramento 2005 ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Johannes Berardi, Chartularium monasterii Casauriensis, ordinis S. Benedicti ^ Codex diplomaticus temporalis S. Sedis Vol. II Augustin Theiner, 1862, Roma, p. 339, 343,346.. ^ Appennino Camerte P. Marinelli, Memorie storiche di Pievefavera, II, Camerino, 10 ottobre 1942. ^ Motu proprio “Quando per ammirabile disposizione” sull'organizzazione dell'amministrazione pubblica. URL consultato il 9 maggio 2010. ^ Antonio Angelo Bittarelli, Itinerari Camerinesi, Camerino, 1983, p. 25.. ^ Andrea De Marchi, Pittori a Camerino nel Quattrocento, Banca delle Marche, 2002, p. 349 e seg.. Voci correlate Comunità montana Monti Azzurri
Immagine descrittiva - c
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