Destinazioni - Comune

Brugherio

Luogo: Brugherio (Monza e della Brianza)
Brugherio (Brughé in dialetto locale) è un comune di 34.049 abitanti della provincia di Monza e della Brianza. Etimologia Il nome Brugherio deriva da brugo, e la brughiera, con la sua vegetazione caratterizzata da scoperti, sterpi, ginestrone, era ed è tuttora abbastanza frequente nell'alta pianura padana. Anticamente la parola brugario indicava la terra comune come Baragia; in seguito venne suddivisa tra Monza, Vimercate e Cologno. Lo stemma del Comune rappresenta appunto un arbusto. Storia Le origini (IV secolo - XV secolo) Le prime indicazioni scritte, che ci sono pervenute, riguardanti il territorio di Brugherio risalgono all'epoca imperiale romana quando, con i nomi di Noxiate, San Damianus, Baragia e Octavum, venivano designati i primi insediamenti. Noxiate corrispondeva all'attuale centro dove si trova la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo mentre la Baragia si estendeva a nord, fino a comprendere S. Damiano e a sud fino alla zona di Brugherio centro. Octavum, corrispondente alle attuali S. Cristoforo e Occhiate, si trovava all'ottavo miglio sulla strada romana che da Milano conduceva a Monza e che correva sulla riva destra del Lambro. Nel IV secolo, la sorella di sant'Ambrogio, santa Marcellina, avrebbe deciso di fondare un monastero su terreni in questa zona, possesso della sua famiglia. Ambrogio avrebbe in tale occasione donato alla sorella come reliquia le falangi dei Re Magi, mentre le salme furono portate a Colonia dopo la conquista di Milano da parte di Federico Barbarossa. Il monastero di Sant'Ambrogio era inoltre posto lungo la Via Burdigalense, cioè quella via commerciale che collegava l'attuale Bordeaux con Aquileia. Non si seppe più nulla del territorio fino al 1098, quando una prima testimonianza riferisce l'esistenza di un monastero di benedettine. Informazioni più precise ci pervengono a partire dal Basso Medioevo. Il XIV secolo vide infatti le lotte tra i Torriani e i Visconti in questo territorio e, nel contempo, la divisione dell'attuale comune in 3 pievi (entità territoriali che cambieranno poi il nome nel corso dei secoli), frantumando per secoli una possibile unità amministrativa. Difatti il nostro territorio fu diviso tra Monza (attuali centro storico e Moncucco), Vimercate (attuali frazione Baraggia, la quale insieme a Vimercate fu infeudata nel 1475 da Gian Galeazzo Sforza alla famiglia Secco Borella) e Gorgonzola (la Cascina Increa). Il periodo spagnolo e austriaco (XVI secolo - 1796): da San Carlo a Paolo Andreani L'arrivo degli spagnoli segnò l'inizio di un periodo di decadenza per il milanese, periodo acuito dalla terribile peste di San Carlo (1576-1577) e da numerose carestie. In mezzo a questa decadenza socio-politica, Brugherio trovò una sua prima identità comunitaria attraverso la fondazione della Parrocchia di San Bartolomeo (1578), unificando almeno a livello religioso ciò che era diviso amministrativamente. Il 13 marzo 1784 il "Contino" Paolo Andreani, imitando l'impresa di qualche mese prima dei fratelli Montgolfier in Francia, ascese al Cielo, realizzando così il primo volo dell'uomo sul suolo italiano. L'impresa suscitò l'ammirazione dell'intera nobiltà milanese e della cultura in generale, tra cui Parini, Pietro Verri e Vincenzo Monti. Nel corso dei secoli XVII e XVIII, inoltre, Brugherio fu luogo di villeggiatura da parte di numerose famiglie aristocratiche milanesi. Qui, nella frazione di Moncucco (Muncüch in brianzolo), nel giardino della sua villa, il "contino" Paolo Andreani il 13 marzo 1784 realizzò la prima ascensione in mongolfiera in Italia, con un pallone realizzato dai fratelli Gerli. Il volo, celebrato da sonetti del Parini e dalle testimonianze di Pietro Verri e dello storico e parroco Don Antonio de Petri, si risolse in un'enorme successo: volò per circa sei chilometri, atterrando nei pressi della Cascina Seregna di Caponago. Oltre ad essere un centro di villeggiatura, Brugherio si segnalò anche per la fiorente attività della gelsi-bachicoltura, già incentivata da Galeazzo Maria Sforza nel 1470 e che trovò con Maria Teresa e Giuseppe II dei grandi patroni. Il XIX secolo: dagli austriaci al regicidio di Umberto I Dopo il turbolento periodo napoleonico, i possedenti terrieri di Brugherio nel 1816 cercarono di fondersi in un unico comune (un tentativo di unificazione era fallito nel 1721, all'epoca del catasto teresiano), progetto fallito a causa della resistenza dei burocrati austriaci di Milano, i quali non volevano spendere tempo nell'unificare un così frantumato panorama amministrativo. Sotto gli austriaci, ci furono splendori e miserie. In primo luogo, grazie agli sforzi di Gianmario Andreani, fratello di Paolo, e dell'architetto Giocondo Albertolli, la chiesa luganese di San Lucio venne smontata e trasportata in pezzi sui navigli per essere ricostruita a Brugherio. Brugherio non fu estranea al Risorgimento: molti brugheresi parteciparono infatti ai moti del 1848 e anche alla fallimentare rivolta di Milano del 1853. D'altro canto, in quegli anni Brugherio fu colpita da una serie di malattie (febbre petecchiale) che degenerarono la già precaria qualità di vita dei contadini. Dopo che anche Monza entrò a far parte del neonato Regno d'Italia, il 9 dicembre 1866 fu fondato il Comune di Brugherio, con i soppressi comuni di Cassina Baraggia e San Damiano di Monza, con parte del soppresso comune di Moncucco di Monza, con le frazioni di Brugherio, Bindellera, Cesena, Gelosa, San Paolo e Torrazza, staccate dal comune di Monza, con la frazione di Occhiate staccata da Sesto San Giovanni e con la frazione di Increa staccata da Cernusco sul Naviglio. Il primo sindaco fu l'ex primo cittadino di Cassina Baraggia, Giovanni Noseda. Gli anni che andarono dal 1866 al 1900 furono alquanto sonnacchiosi. Il Comune era gestito da una piccola classe di possidenti terrieri (sia autoctoni che milanesi), i quali mantennero dei rapporti con i contadini locali che non si discostavano di molto dai vincoli feudali del medioevo. Nonostante ciò, Brugherio vide nel 1880 l'apertura della tratta ferroviaria Cascina Gobba-Vimercate; nel 1886 l'apertura del Canale Villoresi e, negli ultimi decenni, la nascita dei primi opifici per la lavorazione della seta. Il periodo dal 1900 al 1945 La tenue industrializzazione di questo territorio vide la nascita anche dei primi movimenti sindacali di ispirazione cattolica. Infatti le campagne, legate fortemente alla religione, erano ostili alle istanze socialistiche e si avvicinarono alle Leghe d'ispirazione cattolica, determinando un mutamento dei rapporti tra i fittavoli e i possidenti terrieri. Nel 1912, con la proclamazione del suffragio universale ad opera di Giovanni Giolitti, la base elettorale si espanse notevolmente, determinando un ribaltamento dei giochi di potere finora mantenuti in piedi da un'oligarchia. Gli anni della Prima Guerra Mondiale furono gestiti encomiabilmente dal sindaco Giovanni Santini (Brugherio fu sempre rifornita di viveri alimentari), mentre il periodo del cosiddetto biennio rosso (1919-1920) videro episodi di violenza tra i socialisti e i popolari cattolici. Questi ultimi persero la maggioranza assoluta a causa del rilassamento della loro attività sindacale, e l'ultimo sindaco eletto dalle urne, Marcello Gatti, dovette gestire la difficile transizione dal periodo liberale al fascismo. Dal 1926 al 1943 il Comune venne retto dal podestà Ercole Balconi, personalità integerrima che favorì in un certo qual modo lo sviluppo urbanistico, scolastico e industriale Brugherio. Con la caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, Brugherio fu protagonista dei moti sindacali degli operai dello stabilimento Pirelli di San Damiano e si segnalò nella lotta partigiana contro l'oppressione nazifascista, tanto da intitolare una via cittadina all'ultimo partigiano assassinato: Luigi Teruzzi. 1945-1966: il boom economico e la proclamazione a "Città" Brugherio fu governata, in questi anni, dalla neonata democrazia cristiana. Sotto le varie amministrazioni Pollastri, Oriani e Giltri, Brugherio cambiò radicalmente la fisionomia del proprio territorio socio-urbanistico: nuovi villaggi industriali (Falk, Pirelli), un'intensa attività dell'edilizia popolare e scolastica (la costruzione della scuola Parini), la fondazione della Biblioteca Civica (1960) e l'estensione a tutta la realtà cittadina della rete fognaria, elettrica e del gas metano. Al fianco dell'attività promossa dal Comune, si segnalano le opere assistenziali della Marzotto e di quelle della Parrocchia (guidata dall'energico Don Giuseppe Camagni). La trasformazione di Brugherio da paese a città industriale (importantissima la presenza della ditta di lavatrici Candy) fu coronata dal titolo di "Città" il giorno 27 gennaio 1967, ad opera del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. 1966-oggi: Brugherio verso il futuro Brugherio, negli anni settanta e ottanta, vide il consolidamento dei movimentati anni precedenti: la fondazione del complesso dell'Edilnord, ad opera di Silvio Berlusconi, l'acquisizione da parte del Comune di Villa Fiorita (casa di cura per malati psichiatrici ove morì Filippo De Pisis nel 1956), la fondazione della scuola media Leonardo da Vinci e la creazione del complesso residenziale del Quartiere Ovest. Evoluzione demografica Comune di Moncucco 117 nel 1751 564 nel 1805 721 dopo unione con San Damiano nel 1809 annessione a Monza nel 1811 946 nel 1853 1162 nel 1861 Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2065 persone, pari al 6,16% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Monumenti e luoghi d'interesse Palazzo Ghirlanda Silva: è un palazzo settecentesco del centro cittadino. Presenta una corte interna con piccolo giardino. Già sede del municipio, dopo una ristrutturazione vi ha sede dal 1982 la Biblioteca civica. La Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, consacrata nel 1578 da san Carlo Borromeo, cardinale arcivescovo di Milano, preceduta da una chiesa più antica, dotata di fonte battesimale. L'attuale campanile fu innalzato nel 1751. La chiesa venne ampliata nel XIX secolo, su disegno dell'architetto Giacomo Moraglia, e ancora nel 1938. L'edificio è a tre navate, con volte affrescate. Dietro l'altare maggiore un reliquiario d'argento settecentesco conserva le reliquie dei Re Magi, che vengono esposte durante l'Epifania. La Chiesa di Sant'Ambrogio, sorta su un precedente oratorio annesso ad una villa. Secondo la tradizione orale e letteraria (De Vita Solitaria di Francesco Petrarca), S.Marcellina si ritirò per condurre vita monastica insieme ad altre vergini in un possedimento di famiglia e donatole dal fratello. Ambrogio, che amava ritirarsi in questi luoghi per meditare e scrivere, avrebbe donato una parte delle reliquie dei Magi (giunte a Milano come dono dell'imperatore al vescovo Eustorgio) alla sorella. Conservate nei secoli, le reliquie dei Magi sarebbero poi state trasportate nel maggio del 1613 nella Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, dopo essere state riconosciute come tali dall'arcivescovo Federigo Borromeo.. Fu restaurata nel 1886 dal proprietario del cascinale e in tale occasione furono rinvenuti alle pareti affreschi trecenteschi, raffiguranti Sant'Ambrogio tra i fratelli Satiro e Marcellina e i Santi martiri Fabiano e Sebastiano papa. La chiesa presenta una facciata a capanna in mattoni, ricostruita in stile romanico lombardo, con portale in granito e finestre a tutto sesto ai lati. L'interno ha una sola navata con soffitto ligneo decorato. Villa Sormani è una villa appartenuta in passato ai conti Bolagnos, poi Andreani e da ultimo Sormani. Conserva gradinate esterne e cancellate in stile barocco. Il cancello fu realizzato da una famiglia di fabbri del luogo, gli Arbizzoni. Il Tempietto di San Lucio in Moncucco è una piccola chiesa dedicata a San Lucio che oggi si trova accanto a Villa Sormani. Forse su progetto di Tommaso Rodari (allievo di Giovanni Antonio Amadeo, documentato dal 1484 al 1526, già morto nel 1527), il tempietto fu eretto a Lugano tra il 1516 e il 1567 come cappella di Sant'Antonio da Padova annessa al convento di San Francesco; soppresso il convento nell'età napoleonica, l'edificio venne messo all'asta nel 1812 dal Gran Consiglio del Canton Ticino e fu acquistato dal conte Gianmario Andreani che, affidando l'incarico all'architetto Giocondo Albertolli, lo fece smontare, trasportare lungo i Navigli e ricostruire nei giardini della villa a Moncucco di Brugherio tra il 1823 e il 1832. Ammantato in una veste neoclassica conserva al suo interno numerose sculture in pietra di Saltrio datate tra il 1520 e il 1567; nel 1987 è stato acquistato dal comune. Villa Fiorita, nella attuale piazza Cesare Battisti, ex clinica privata per malati di mente ed ora sede del Comune. Nella clinica trascorse gli ultimi anni di vita il pittore Filippo De Pisis. Museo miscellaneo Galbiati Aree naturali Brugherio fa parte con Cologno Monzese e Sesto San Giovanni del Parco Media Valle del Lambro, che collega il sistema dei parchi a nord di Monza con quello milanese. Brugherio fa parte con Cologno Monzese, Carugate, Cernusco sul Naviglio e Carugate del Parco Est delle Cave Frazioni San Damiano, al confine con Monza, comune autonomo fino al 1866. Il nome deriva da un oratorio e da una chiesa dedicati al santo. Baraggia, comune autonomo fino al 1866 Moncucco, comune autonomo fino al 1866 Dorderio, nel quale sorge il Parco Increa, ex cava di 33 ettari dotata di laghetto. Torazza, al cui confine sorge il Villaggio Brugherio. Strade e trasporti Collegamenti stradali ed autostradali Autostrada A4 Milano-Venezia uscite Agrate Brianza, Tangenziale Est, Sesto San Giovanni Tangenziale Est di Milano uscite Cologno Nord, Cologno Sud, Cernusco sul Naviglio/Brugherio, Carugate, Monza Tangenziale Nord di Milano uscite Sesto San Giovanni, Monza Sant'Alessandro Strada provinciale 3 Milano-Vimercate-Imbersago Strada provinciale 208 Brugherio-Carugate Strada provinciale 209 Brugherio-Sesto San Giovanni Strada provinciale 113 Monza-Cernusco sul Naviglio Trasporti pubblici Linea z203, con tragitto Cologno Nord M2 - Brugherio - Monza FS Linea z302, z303, z304, che corrispondo rispettivamente a circolare destra, circolare sinistra e circolare unica e collegano varie parti della città con la stazione metropolitana di Cologno Nord Linea z323, con tragitto Cologno Nord M2 - Brugherio - Concorezzo - Vimercate Linea z305, con tragitto Cologno Nord M2 - Brugherio - Carugate - Cernusco*ITSOS* Gli orari sono disponibili sul sito della NET (Nord Est Trasporti) Fino al 1981 Brugherio era servita dalla tranvia Milano-Vimercate. Amministrazione Sindaci Gemellaggi Le Puy-en-Velay, Francia Prešov, Slovacchia Atto formale di Amicizia tra il Comune di Brugherio ed il Comune di Resuttano (CL). Stampa locale Il Cittadino di Monza il Punto, periodico di attualità dedicato a Brugherio e alla Brianza Persone legate a Brugherio Diego Arrigoni, chitarrista dei Modà Cristiano Biraghi, calciatore Alfonso Beretta, vescovo Franco Brambilla, arcivescovo Filippo De Pisis, pittore ferrarese che trascorse gli ultimi anni a Brugherio Elio Nava, pittore italiano Paolo Andreani, pioniere dell'aeronautica italiana Federigo Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano Vincenzo Sangalli, onorevole democristiano Elena Cattaneo, scienziata, senatrice a vita Luigi Lunari, drammaturgo, critico letterario e traduttore Leonardo Manera, comico e cabarettista Davide Mandelli, calciatore Luca Castellazzi, portiere Gaia Missaglia, calciatrice Mario Beretta, allenatore di calcio Paolo Monelli, calciatore Paola Perego, conduttrice televisiva Maurizio Vandelli, cantante, voce leader dell'Equipe 84 Claudio Pollastri, giornalista e scrittore Note Bibliografia Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio Luoghi memorabili, Brugherio, Edizioni parole nuove, 1989. Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio nei documenti, edita a cura del circolo Paolo Grassi, Brugherio 1986 Luciana Tribuzio Zotti - Giuseppe Magni, Una città nel segno dei Magi, edita a cura della comunità pastorale Epifania del Signore e dell'Associazione Kairòs, 2012 Mario Agliati, Il tempietto di due Santi e di due città. Da Sant'Antonio da Padova in Lugano a San Lucio papa in Brugherio, Lugano, 1994. Laura Valli - Calogero Gannella, Il Tempietto di Moncucco, edito a cura del Comune di Lugano e di Brugherio, 1994 Anonimo, Storia economico-amministrativa-sociale-urbanistica-demografica del territorio e della popolazione di Brugherio, 1475-1936, volume conservato presso la sezione di Storia Locale della Biblioteca Civica di Brugherio, 1966 Anonimo, Brugherio: il suo territorio, 2000 anni di storia; il suo Comune, 100 anni di feconda attività, volume conservato presso la sezione di Storia Locale della Biblioteca Civica di Brugherio, 1966 Brugherio, i suoi luoghi, la sua storia - 225º anniversario del primo volo italiano in mongolfiera con uomini a bordo, edito a cura del Comune di Brugherio, 2009 Brugherio la nostra gente, a cura del Movimento Terza Età, edito a cura del Comune di Brugherio, Assessorato alla Cultura, Brugherio, Tipolitografia Brambilla, 1992 Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Brugherio
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