Destinazioni - Comune

Antrona Schieranco

Luogo: Antrona Schieranco (Verbano-Cusio-Ossola)
Antrona Schieranco (Antrona in piemontese, Antrùna in dialetto ossolano) è un comune di 523 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola. Il comune nacque amministrativamente nel 1928 dalla fusione di due comuni alpini preesistenti: Antrona Piana e Antrona Schieranco, entrambi ricchi di storia antica. Geografica fisica Il comune ossolano include nel suo territorio l'intera parte superiore della Valle Antrona, la vallata del torrente Ovesca, affluente di destra del fiume Toce, ed è dominato ad ovest dalle Alpi, spartiacque tra la val d'Ossola e il bacino del Rodano, con il Pizzo d'Andolla. Il paese è un ottimo punto di partenza per escursioni verso i numerosi laghi situati nelle vicinanze. Formatosi in seguito alla frana del 1642, il lago di Antrona venne successivamente modificato nella sua morfologia per permettere il suo sfruttamento a fini idroelettrici. Sono inoltre presenti altri bacini artificiali che disegnano il paesaggio della parte più alta della valle: i laghi di Campiccioli, di Camposecco, "Cingino" e dei Cavalli. Nei pressi di quest'ultimo un gruppo di vecchie baite in pietra prende il nome di Cheggio, un tempo ricco alpeggio, ora riferimento escursionistico per il turismo in valle Antrona. Insieme a San Pietro, "La Madonna" e a Schieranco costituivano il soppresso comune le frazioni di Prabernardo e Locasca. Clima Storia La presenza di insediamenti umani ad Antrona Piana è documentata a partire dal XIII e dal XIV secolo, ma vi sono indizi che fanno supporre origine più antiche. La sua particolare collocazione, situata sull'antica via che univa l'Ossola alla valle di Saas, nell'adiacente cantone svizzero del Vallese, ha fatto di Antrona Piana un centro importante fino al 1700, quando la sua popolazione giungeva a 1650 abitanti. Nel 1642 una frana di enormi proporzioni ebbe conseguenze anche sul paesaggio. Il distacco avvenne dal fianco del Monte Pozzoli e travolse con un salto di mille metri una parte dell'abitato. Alcune cronache dell'epoca stimarono 95 vittime, altre 150; le case sepolte furono una quarantina. Ma le conseguenze non si limitarono a questo: la frana, ostruendo il corso del torrente Troncone, portò alla formazione del lago di Antrona. Nella sciagura venne distrutta anche la chiesa di San Lorenzo, appena costruita. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Monumenti e luoghi di interesse Architetture religiose Parrocchia di San Lorenzo costruita poco dopo la frana del 1642, quale ampliamento del piccolo oratorio di San Rocco risparmiato dalla frana. L'edificio è composto da tre navate divise da pilastri e coperte da volte a vela. Al delicato pronao, sul quale è incisa la data di ultimazione del tempio, 1685, si contrappone l'austerità della facciata. Di fianco alla chiesa si erge la torre campanara, la cui costruzione, iniziata nel 1653, terminò nel 1660. Chiesa di San Pietro situata nell'omonima frazione, capoluogo del soppresso comune di Schieranco. Anche questo edificio ha avuto origine da un evento calamitoso: nel 1640 un'alluvione aveva distrutto la chiesa precedente, costringendo gli abitanti alla costruzione di un nuovo edificio. La chiesa di San Pietro venne ultimata nel 1662. La facciata è composta da un rosone e un portale in stile romanico, opera dell'architetto Giannino Ferrini. Il perimetro del sagrato della chiesa è costeggiato dalle cappelle della Via Crucis con raffigurazioni ottocentesche. Economia L'economia della valle è in prevalenza pastorale; l'unica attività industriale è quella idroelettrica. La varietà del paesaggio e la presenza di laghi di origine sia naturale che artificiale fanno del luogo un'interessante meta naturalistica. In inverno un importante risorsa economica sono gli sport invernali, con la pista di sci di fondo di Antronapiana e la piccola stazione sciistica di Cheggio, costituita da uno skilift e da due tapis roulant. Le miniere d'oro e d'argento La fama del comune è stata in passato legata all'esistenza di filoni auriferi e argentiferi, sfruttati a partire dalla seconda metà del XVIII secolo e documentati dall'economista Melchiorre Gioia nei suoi studi statistico-economici sul dipartimento dell'Agogna. Le miniere rimasero in attività fino al 1946, gestite in concessione da compagnie inglesi e francesi fin dalla fine dell'Ottocento. Amministrazione Note ^ CAP di Antrona Schieranco sulle Pagine Bianche. URL consultato il 16 settembre 2013. ^ ISTAT data warehouse ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012. Bibliografia AA.VV. - Il Piemonte paese per paese, pp. 77–78. - Ed. Bonechi - 1993 - Firenze
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