Destinazioni - Comune

Alpette

Luogo: Alpette (Torino)
Alpette (pronuncia Alpétte, /al'pette/; j Alpëtte in piemontese, la Alpete in francoprovenzale) è un comune di 277 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte, che dista circa 51 chilometri a nord dal capoluogo. Il centro abitato sorge su un altopiano della bassa valle di Locana e domina la valle dell'Orco e la val Soana, con una splendida vista del gruppo del Gran Paradiso. Geografia e toponimo Situata su un terrazzo adiacente alle pendici settentrionali di Cima Mares, Alpette si estende su una propaggine estrema verso la pianura canavesana della catena dei monti che separa la Valle dell'Orco propriamente detta dalla breve vallata del torrente Gallenca. La posizione del borgo è ottima, immerso com'è tra castagni e betulle, con una stupenda vista sui monti retrostanti. Il nome è diminutivo della voce Alp, che in dialetto significa casolare dotato di pascolo di montagna. Origini e sviluppo Probabilmente di origini preromane, Alpette fu un insediamento di pastori, feudo dei Conti di Valperga. Seppur citato in documenti solo a partire dal 1466, Alpette si staccò da Pont Canavese nel 1773, ottenendo l'autonomia amministrativa solo dopo secolari liti, ed entrò a far parte della giurisdizione dei Savoia e dei conti di Valperga. La parrocchia invece era stata separata da Pont Canavese già nel 1609. Edifici di pregio La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo fu edificata nel 1864 sulle basi di una chiesa dell'XI secolo con schema a tre navate; conserva diversi affreschi di buona fattura risalenti al 1514 e al 1537, attribuiti rispettivamente a Gaudenzio Ferrari e Fermo Stella da Caravaggio, una fonte battesimale settecentesca (1763), una cantoria lignea; si spera inoltre in un recupero degli splendidi affreschi ottocenteschi della volta della navata principale. Da vedere anche l'altare minore dedicato alla Vergine col bambino, in legno laccato e dorato. La chiesa di San Rocco risale al XVI secolo, con struttura a navata unica in stile romanico, una cantoria lignea ed un unico altare maggiore; ogni anno viene allestito un presepe che si estende per 1/3 della grandezza totale dell'edificio. La facciata è stata restaurata di recente, e sono stati recuperati gli affreschi originali, tipici dello stile delle chiese di montagna, in numero di 3, rispettivamente 2 in basso (a sinistra e a destra del portone d'ingresso) raffiguranti due santi, e l'altro in alto, più grande, che anch'esso raffigura due santi (uno dei quali presumibilmente san Rocco) che stanno a fianco del Cristo sovrastato da una corona. Economia e tempo libero All'interno del territorio comunale vi è un osservatorio astronomico [2], secondo in Piemonte dopo quello di Pino Torinese, con un obiettivo di 60 cm e altri due strumenti minori; durante l'anno l'osservatorio svolge un'intensa attività di ricerca e osservazione. È diretto da un astronomo dell'Università di Torino e, grazie all'iniziativa della Regione Piemonte, viene messo a disposizione di studiosi e scolaresche. Presso l'osservatorio funziona anche un centro di radiosoccorso. Nel 2010 è stato inaugurato il nuovo planetario, annesso all'osservatorio. Il teatro comunale offre spettacoli, conferenze e concerti, e ha una capienza di circa 200 persone. Alpette fu considerato luogo di villeggiatura già nell'800: infatti vi soggiornarono: le regine d'Italia Elena e Margherita, in un luogo visibile ancor oggi che prese il nome di "Pian della Regina"; Emilio Salgari, che qui scrisse nella quiete e nella natura, e la sua casa è visitabile ancora oggi; e la poetessa Ada Negri, che scrisse di Alpette: «De le casette rustiche/ disperse a gruppi sul montano fianco/ narra il profilo bianco/ tutto un passato di squisita pace». Durante tutto l'anno è possibile fare escursioni e passeggiate montane anche sugli asini grazie all'agriturismo in località Moserai e l'associazione La Pichera per il turismo. Lungo il sentiero che porta a Cima Mares, punto più alto della montagna alpettese, è doveroso sostare presso la Madonna del Pilone, da poco restaurata, ai cui piedi sorge una cappelletta risalente alla Prima guerra mondiale, eretta da un milite ignoto che fece un voto alla Vergine; inoltre si gode di una splendida vista sulle montagne del Gran Paradiso e si è avvolti da rododendri e mirtilli, specie protette dal Parco Nazionale del Gran Paradiso, che creano un'atmosfera placida e serena. Nel periodo invernale si può sciare con gli impianti, considerati i più comodi delle valli Orco e Soana per la loro vicinanza alla pianura e a Torino (50 km), a Monsuffietto in località Nero, situata a 1.176 mt s.l.m. Da visitare anche il museo del rame, che racconta la vita nei tempi passati del paese e la mostra di scultopittura di Lina Goglio, artista a livello internazionale. Le scuole di Alpette sono l'elementare e la scuola del rame, che svolge attività didattica sia per scopo turistico soprattutto d'estate, ma anche d'inverno per istituti e privati. I suoi artigiani acquisirono grande rinomanza come battilastra nelle industrie automobilistiche torinesi. Recentemente è stata inaugurata, ma era già presente da diversi anni, la nuova biblioteca, con funzione anche di emeroteca, nella quale vi sono più di 3600 volumi. Inoltre nella stessa è stato aperto un internet point. Fa parte della Comunità Montana Valli Orco e Soana. Dal 2004 al 2013 si è svolto l’Alpette Rock Free Festival (ARFF), evento musicale dedicato alla musica del panorama giovanile italiano e che richiama, con possibilità di campeggio, migliaia di giovani da tutto il Piemonte e oltre. Tra gli artisti che hanno partecipato ad Alpette Rock Free Festival troviamo Linea77, Tre Allegri Ragazzi Morti, Persiana Jones, Bugo, Perturbazione, Lo Stato Sociale, FBYC, Di Maggio Connection, LN Ripley, Mr T-Bone, El Tres, Amari, Beatrice Antolini, DID, Stiliti, Arsenico, Disco Drive, Medusa, Bianco, Levante, Titor, Treni all'Alba, Miriam, Fanali di Scorta, Foxhound e molti altri ancora. Oltre a deejay come Marco Foresta, Mostricci Of Sound, Is, Discoforgia, Marco Riva, Avanzi di Balera. Durante il Festival vengono realizzate sessioni di producers e deejay all'interno del Planetarium, acustici e presentazioni di libri nella Boobs Area con ospiti come Marco Peroni, Beniamino de Liguori Carino, Fabrizio Vespa, Mao. Il Festival è organizzato dall'Associazione Culturale TO LOCALS. Alpette Rock Free Festival è gemellato con il festival ligure Balla Coi Cinghiali e il festival valdostano Volks N Roll. Inoltre è interessante il fenomeno che ha visto, in seguito all'evoluzione del Festival, la nascita e la crescita sul territorio alto canavesano di altri happening musicali come Coppa Rock Sparone, Generator Party, Frassibeer, Ingria Woodstock e Borgiallo Blues Festival. Dal 2014, al suo 11°anno, il Festival diventa Apolide , mantenendo l'acronimo ARFF. La nuova location è il piccolo Comune di Vialfrè, sempre in Canavese, dove si sono esibiti dal 24 al 27 luglio i Marta sui Tubi, Calibro35, The Blue Beaters, Giuda, i Monaci del Surf, Guido Catalano, Etruschi from Lakota e tanti altri con oltre 13 mila presenze. Folklore Negli anni ottanta del Novecento il paese organizzò per una serie di anni il presepe vivente: la notte del 24 dicembre Alpette si spegneva, e l'unica luce era quella delle candele portate dalla processione (rigorosamente in costume) che pian piano e in silenzio assoluto percorreva le vie del paese, terminando il suo percorso nella capanna, allestita nella chiesa principale, con la deposizione del bambino (originario di Alpette, che ovviamente cambiava ogni anno) nella mangiatoia. Il cantante Mario Piovano ha dedicato a questo paese una canzone, dal titolo Alpette (fonte: un vecchio disco 45 giri avente Cimitero di rose come lato A). Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Note ^ ISTAT data warehouse ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Cfr. la voce Alpette del Dizionario d'ortografia e di pronunzia: [1]. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 22. ^ Sito dell'osservatorio ^ TOLOCALS. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
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