Destinazioni - Comune

Agira

Luogo: Agira (Enna)

Agira (Aggira in siciliano) è un comune italiano di 8.241 abitanti della provincia di Enna in Sicilia. Sorge sul sito della greca Agyrion (Ἀγύριον in greco antico, Agyrium per i Romani) Geografia Agira dista 35 chilometri da Enna. È a nord est della provincia nella media valle del Salso e domina il lago Pozzillo. Il territorio di Agira comprende anche l'invaso artificiale Sciaguana. Agira sorge sul monte Teja di cui occupa la sommità e le pendici. Storia Sito strategico inespugnabile, è tra i centri siciliani più antichi. La leggenda narra che la città sia stata fondata prima della guerra di Troia. È nota a Cicerone e Tolomeo. Antichità Secondo Diodoro Siculo, che vi nacque, la città aveva origini sicule. Nel 339 a.C. vi fu dedotta una colonia di 10.000 greci. Ai tempi di Cicerone che la cita nell'In Verrem era una città ricca. Le origini di Agira sono antichissime e dallo studio di alcuni reperti preistorici si è potuto documentare che inizialmente la città fu popolata, circa 30.000 anni fa, quando l'isola era ancora unita alla penisola italica. Nomadi di origine afro-asiatica, già evoluti nella lavorazione di armi di selce, cacciatori, agricoltori, pescatori e forse anche allevatori, si arroccarono sul Monte Teja, perdendo gradualmente le loro originarie caratteristiche per trasformarsi in popolazioni stanziali. Nell'Area di Agira esistono tracce di abitati umani del Paleolitico, Neolitico ed Età del Bronzo. I popoli più antichi della Sicilia sarebbero stati, secondo quanto scrive Tucidide, ispirandosi ai miti del tempo, i Ciclopi (o Giganti) e i Lestrigoni (o Lotofagi), che avrebbero abitato anche il Monte Cuccio di Palermo. Non si sa se i Sicani fossero un popolo indigeno, come essi stessi avrebbero affermato in epoca contemporanea a quella di Tucidide, o se fossero, invece, una popolazione di origine iberica trasferirtasi in Sicilia dopo essere stata scacciata dalla zona iberica del fiume Sicano, oggi Segra. I Sicani, intorno al II millennio a.C., abitarono alcune grotte naturali o artificiali dell'isola, alcune delle quali ancora osservabili ad Agira (ove sono state rinvenute delle ossa umane riferibili a questo periodo), ad Alia e in località Gulfa. La città di Agira, forse la più antica delle città sicane, prende probabilmente il nome da uno dei capi Sicani, Agiride, che la fondò (ma l'origine del nome potrebbe anche connettersi alla presenza di una miniera d'argento vicino alla città, da argyros, che in greco significa argento). Fino al sorgere di Siracusa ed Agrigento, fu certamente fra le maggiori città di Sicilia. Secondo le antiche leggende convissero, in aree diverse, Sicani, Ciclopi, Lestrigoni ed Elimi in quella che già era chiamata Sicania o Trinacria dal nome del popolo predominante. Intorno al secolo XI a.C. i Siculi, provenienti dalla penisola italica in fuga dagli Osci, si scontrarono con i Sicani, che furono confinati nelle parti meridionali e occidentali. L'isola, con l'avvento dei Siculi, fu da allora chiamata Sicilia. Medioevo Il monastero greco della città era uno dei più importanti della Sicilia. Alla fine dell'XI secolo del monastero greco è scomparsa ogni traccia e nell'ultimo decennio del secolo il monastero di Agira è popolato da monaci benedettini Luoghi d'interesse Chiesa Reale Abbazia di San Filippo d'Agira, all'interno costodisce un "Crocifisso ligneo" opera di Giovan Francesco Pitorno meglio noto come Frate Umile da Petralia. Aron ebraico in pietra Chiesa del Santissimo Salvatore Chiesa di Santa Margherita Chiesa di San Pietro Apostolo Chiesa di Santa Maria Latina (Abbazia di San Filippo) Chiesa di Sant'Antonio da Padova Chiesa di Sant'Antonio Abate Chiesa dell'Annunziata Chiesa di San Tommaso Chiesa e convento di Sant'Agostino Chiesa del Purgatorio Chiesa della Madonna del Carmelo Chiesa di Santa Chiara Chiesa di Santa Maria degli Angeli Chiesa di Santa Maria delle Grazie Chiesa di Santa Maria di Gesù Convento dei Minori Riformati Castello di Agira L'Aron di Agira L'Aron più antico in Europa di cui oggi si ha notizia, secondo lo studioso Nicolo Bucariasi, si trova ad Agira , conservato oggi all'interno della chiesa del SS. Salvatore. Originariamente collocato nella sinagoga di via Santa Croce, nel quartiere arabo di Agira, diventata dopo la cacciata degli ebrei l'Oratorio della Chiesa di Santa Croce, fino al decennio scorso era considerato distrattamente il resto di un portale, quando nel 1996 sulla rivista della Facoltà Teologica di Sicilia apparve un articolo di Benedetto Rocco che riconosceva in esso l'Aron e decifrava l'iscrizione "Casa di Giacobbe, venite camminiamo alla luce". Con questa iscrizione gli ebrei datavano l'anno in cui era stata costruita: apponendo dei segni grafici sulle ultime lettere vi si attribuiva anche un valore numerico. Il numero così decifrato fu 5214 dalla creazione del mondo, ovvero il 1454. Persone legate ad Agira Filippo Siriaco, santo; Giuseppe Giusti Sinopoli, drammaturgo; Diodoro Siculo, autore di una monumentale storia universale; Fortunato Fedele, medico considerato il precursore della medicina legale. Pasquale Pistorio, dirigente d'azienda; Salvatore Novembre, operaio, ucciso a Catania dalla polizia l'8 luglio 1960 Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore; Ernesto Orazio Pasquale Speranza, partigiano combattente, medaglia d'argento al valor militare; Evoluzione demografica Abitanti censiti Economia L'economia è prevalentemente agricola: le coltivazioni più diffuse sono cereali, vite, olivo. Sono inoltre presenti diversi allevamenti ed è presente l'artigianato locale. È inoltre attiva nel campo del commercio, grazie soprattutto alla presenza dell'unico outlet village della Sicilia: il Sicilia Fashion Village, con 100 negozi di ogni marca. Amministrazione Sindaco: Gaetano Giunta Vice-sindaco: Francesco Milazzotto Assessore: Nicolò Valguarnera Assessore: Carmelo Maria Giannazzo Assessore: Trovato Santo Amministrazioni precedenti Gemellaggi Il comune è gemellato con: Haz-Zebbug Note ^ ISTAT data warehouse ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ a b L'Abbazia Di San Filippo Santa Maria Latina Di Agira ^ La Chiesa Del Ss. Salvatore Di Agira ^ Kalòs, Arte in Sicilia (Anno XIII, n.2 aprile-Giugno 2001 ^ Ho Theologos 1 (1996) pp129-138 ^ La vita di San Filippo d'Agira ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012. ^ Le reliquie di San Filippo d’Agira verranno accolte ad Haz Zebbug (Malta) | Vivienna.it Voci correlate Agyrion Solfara San Paolo Solfara Garruba Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Agira.

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